Ercolano, alberi a rischio da tagliare ma gli ecologisti si ribellano

L'attacco al Comune: «Si cancellano pini secolari, falso che possano cadere»

Ercolano, alberi a rischio da tagliare, ma gli ecologisti si ribellano
Ercolano, alberi a rischio da tagliare, ma gli ecologisti si ribellano
di Francesca Mari
Martedì 23 Gennaio 2024, 07:46 - Ultimo agg. 11:05
4 Minuti di Lettura

Alberi secolari abbattuti ed estirpati dalle radici. L'Anea (Associazione nazionale Energia e Ambiente) affonda il Comune di Ercolano, definendo le attività di abbattimento «veri oltraggi al verde pubblico con motivazioni strumentali che apporteranno soltanto guadagni economici a chi se ne occupa». Il sindaco Ciro Buonajuto replica: «Davanti ad una relazione di un agronomo che certifica la pericolosità e il rischio che questi alberi possono cadere, è mio dovere garantire l'incolumità delle persone».

Torna sotto i riflettori la questione dell'abbattimento, per molti «indiscriminato», di alberi in alcune zone di Ercolano. In particolare, in via Benedetto Cozzolino, la strada alberata nella parte alta di Ercolano che collega tra loro i Comuni vesuviani. Questa volta a denunciare a gran voce il Comune, l'Ufficio tecnico del Verde e le varie ditte appaltatrici è l'Anea nella persona del presidente Alberto Alba, il quale annuncia anche una nuova e imminente opera di abbattimento «degli ultimi alberi rimasti ad Ercolano».

«Il Comune di Ercolano ha appena appaltato l'abbattimento di 54 pini marittimi di alto fusto - fa sapere Alba- sulla via Benedetto Cozzolino con la giustificazione che le radici deformano il manto stradale. Noi attraverso un esposto inviato al sindaco e alle autorità, fra le quali i carabinieri forestali, abbiamo già denunciato che le motivazioni sono infondate, anche perché l'ordinanza prevede il taglio degli alberi e non la rimozione delle radici, a dimostrazione del fatto che si tratta di motivazioni puramente strumentali che apporteranno solo guadagni economici a chi eseguirà gli abbattimenti a danno dell'ambiente e della salute dei cittadini».

Già diverso tempo fa l'associazione aveva denunciato quelli che definisce «gli inutili e distruttivi abbattimenti di alberi da parte del Comune di Ercolano».

Si era riferita a quegli arbusti che erano stati eliminati nelle zone di via Doglie e in corso Resina, dove la ditta aveva rifatto la pavimentazione. «Come se già non bastasse tutto questo - ha aggiunto Alba - è stata deturpata anche la villa comunale, dove alberi secolari e di gran pregio sono cascati sotto i colpi delle motoseghe. Veri oltraggi al verde pubblico, attuati con i mezzi del Comune che dovrebbero servire per curare gli alberi anziché abbatterli. Senza tenere in nessun conto del prezioso contributo che gli alberi danno per la mitigazione delle temperature in estate e per la qualità dell'aria, poiché assorbono gran parte delle sostanze inquinanti sia nell'aria che nel suolo».

Video

Non tarda ad arrivare la replica del sindaco Ciro Buonajuto. «La città di Ercolano, da quando sono sindaco, ha abbassato del 70% l'emissione in atmosfera - ha commentato - grazie alla riqualificazione della pubblica illuminazione, cosa che non è avvenuta in nessun territorio della città metropolitana di Napoli. A dimostrazione della grande attenzione che abbiamo per l'ambiente. Ma davanti a una relazione di un agronomo che certifica la pericolosità e il rischio che questi alberi possono cadere, è mio dovere garantire l'incolumità delle persone e firmare l'ordinanza. Intanto giovedì prossimo incontreremo i responsabili dell'associazione insieme ai vertici della Forestale e al dirigente comunale».

Sicuramente la via Benedetto Cozzolino, fondamentale per i collegamenti tra i principali Comuni del Vesuviano tra loro e a Napoli, spesso risente della presenza di alberi di grosse dimensioni che, talvolta, perdono pezzi o crollano (come accaduto a febbraio scorso in foto) intralciando la carreggiata. Tuttavia, tra i principali limiti della strada, definita «la via della morte» per i numerosi incidenti che si avvicendano, più che la vegetazione restano la mancanza di illuminazione, la mancanza di segnaletica e la percorrenza a velocità troppo sostenuta dei pedoni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA