Giugliano, sit-in per il depuratore: al via i lavori di pulizia

Canali ostruiti, esplodono le condotte: le acque fognarie invadono le strade

Sit-in per il depuratore, al via i lavori di pulizia
Sit-in per il depuratore, al via i lavori di pulizia
di Serena Palumbo
Sabato 16 Marzo 2024, 08:19 - Ultimo agg. 12:40
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«Inaspettata sorpresa», stamane al depuratore di Cuma. Sono iniziati i lavori per bloccare la fuoriuscita di reflui proprio mentre i cittadini protestavano per l'inquinamento dei canali. Da Roma sono arrivati aiuti a supporto delle maestranze locali.

È trascorso oramai un mese da quando è esplosa la condotta del depuratore di Cuma in via Madonna del Pantano. Da quel giorno le acque fognarie hanno invaso la strada, impedendo la circolazione e costringendo i residenti in casa. Una serie di conseguenze disastrose rimbalzate tra le responsabilità regionali e comunali, tra Giugliano e Pozzuoli. Ma anche una minaccia concreta: il rischio che la melma arrivasse fino al mare di Licola e mettesse a rischio la sua balneabilità e la stagione estiva dell'intera fascia costiera. Consistenti anche i marasmi lamentati. 

Ed è questo prolungato stato di disagio ad aver portato i residenti ieri mattina a riunirsi dinanzi al sito di sollevamento dei Camaldoli. Un sit-in iniziato alle 8.30 con la volontà di ricevere risposte e soprattutto interventi risolutivi. Ma proprio mentre si chiedevano fatti concreti ecco che gli stessi si sono improvvisamente verificati. «Siamo rimasti stupiti da una inaspettata sorpresa - racconta Umberto Mercurio, presidente di Licola Mare Pulito - Durante il sit-in sono iniziati i lavori da tempo sperati e richiesti. Le maestranze del depuratore di Cuma sono intervenute con l'appoggio di una ditta proveniente da Roma. Dalla capitale è stato portato un macchinario innovativo che risucchia tutto ciò che contiene la fogna. Aspira e trattiene pietre, rami e qualsiasi materiale ostruttivo, rigettando nel canale solo le acque nere per reimmetterle nel canale che arriva al depuratore».
Assenti durante la protesta le istituzioni, molto criticate per il loro intervento, ovvero la chiusura della strada interessata dall'allagamento, decisione non appoggiata e poi revocata dalla Regione. 

«Il comando dei vigili di Giugliano - aggiunge Mercurio nei giorni scorsi ha posto sotto sequestro via Madonna del Pantano.

Una chiusura forzata, che ha causato altri disagi. Dinanzi ai reflui che invadono la strada, la soluzione del Comune è stata quella di chiudere. Nulla più. Questo provvedimento non è stato condiviso dalla Regione, che ha deciso di riaprire la strada in mancanza di significativi motivi che ne motivassero la chiusura prolungata. La Regione ci è stata accanto, lo stesso non possiamo dirlo del Comune di Giugliano». 

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Ora ci sono interventi concreti a opera della Regione. «Dopo una gara d'appalto, la Regione ha nominato una ditta che intervenisse a supporto delle maestranze del depuratore di Cuma. Arrivata da Roma, si è messa immediatamente a lavoro. L'intervento ha come primo step quello di ripulire il canale e bloccare il flusso di melma. Una volta fatto ciò e restituita la viabilità, ma soprattutto la civiltà, si passerà all'individuazione della causa del problema. Poi alla sua risoluzione. Hanno detto che lavoreranno ininterrottamente, anche nel fine settimana. Si sono resi conto che la situazione è allarmante e bisogna fare presto. Ora non ci sentiamo più abbandonati. Questo è la concreta dimostrazione che la lotta ripaga» conclude il presidente di Licola Mare Pulito.

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