Amedeo Manzo presidente Bcc Napoli: «Pronti a finanziare il restyling del palazzetto dello sport»

«Lo sport è un elemento di sostegno in quartieri difficili»

Jacob Pullen a canestro
Jacob Pullen a canestro
di Gianluca Agata
Lunedì 4 Dicembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 5 Dicembre, 07:01
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«Preferiamo dare poco a tanti piuttosto che tanto a pochi». Amedeo Manzo è al timone della Banca di Credito Cooperativo di Napoli da quindici anni. Ha visto crescere e seguito da vicino lo sport napoletano. Nuoto, pallanuoto, pallavolo, atletica e soprattutto basket. Oggi la Gevi vola, Pistoia un incidente di percorso in una stagione che è da incorniciare. «Siamo una banca di comunità, reinvestiamo nel territorio mettendo gli uomini e i progetti al centro».

E lo sport è uno di questi.
«Lo sport è un elemento di sostegno in quartieri difficili.

Abbiamo sostenuto attività come quelle del maestro Maddaloni, abbiamo un'interlocuzione con la pallavolo e siamo accanto al basket da tanti anni».

Positivo l'avvio della Gevi.
«Francesco Tavassi, Federico Grassi e Alfredo Amoroso sono clienti, soci, amici, tre assi per il basket napoletano e per il progetto che sosteniamo. Siamo stati vicini al Napoli Basket anche nei momenti più difficili e, se ci saranno le possibilità, saremo anche vicini nel progetto di restyling del palazzetto dello sport».

Cosa ha il basket di particolare?
«È una impresa che crea contaminazione positiva e poi, allargando il discorso a tutto lo sport, si sposa con il tema legalità, altra tematica fondamentale per i nostri investimenti. Siamo presenti sia a Caivano che Scampia. Lo sport è visto come un elemento di certezza in un mondo difficile: i parametri chiari che una banca deve sostenere».

Vicini anche allo sviluppo dell'impiantistica sportiva napoletana?
«Con il sindaco Manfredi c'è un rapporto straordinario per pianificare a medio termine il futuro della nostra città. C'è l'idea di sostenere la costruzione di porti a disposizione della diportistica ma anche essere vicini a canottaggio e vela. Con il palazzetto agiremo, se si porranno le condizioni, con la nostra sezione di finanza straordinaria. Noi sosteniamo i tanti piccoli del nostro territorio».

Quante start up avete finanziato?
«Centoventi l'anno da 15 anni che significano 10mila posti di lavoro. Interpretiamo i sogni di diventare imprenditori ascoltando sogni e progetti».

I due progetti rimasti nel cuore?
«Un'azienda che ha portato Napoli nello spazio partendo da un prototipo, inoltre abbiamo donato al Santobono macchinari per la riabilitazione neuromotoria per evitare i viaggi della speranza ed anche quello che stiamo facendo oggi».

Cioé?
«Quando tutti scappano da Pozzuoli noi abbiamo deliberato di aprire una filiale per investire in quel territorio».

Nello sport sostegno al basket e non solo.
«Abbiamo linee di finanziamento con Acquachiara, Posillipo, tante altre società sportive. Il sostegno non è solo con la semplice sponsorizzazione a fondo perduto: non bisogna regalare un pesce, ma insegnare a pescare». 

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