Fascismo climatico, ecoansia: ecco la neologia del pessimismo ambientale

Due giornate di studi organizzate dall’équipe di ricerca di Lingua e Linguistica francese

Università Parthenope e ambiente
Università Parthenope e ambiente
Marilu Mustodi Marilù Musto
Martedì 29 Novembre 2022, 19:26 - Ultimo agg. 19:43
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Fascismo climatico, ma anche biofilia, solifilia, endemofilia, resilienza climatica, climatoscettico, decarbonizzazione, ecofilia e toponesia: sono questi i fenomeni di creatività lessicale e neologia nel campo della biodiversità e del cambiamento climatico. Le parole sono importanti, ammoniva Nanni Moretti in uno dei suoi indimenticabili film. E così, l’équipe di ricerca di Lingua e Linguistica francese (Jana Altmanova, Silvia Zollo, Sarah Pinto, Claudio Grimaldi, Sergio Piscopo) delle Università di Napoli L’Orientale e Parthenope ha organizzato in collaborazione con l’Université Sorbonne Paris Nord (Emmanuel Cartier) e il gruppo di ricerca Do.Ri.F. Socioterminologie et textualité, due giornate di studi sul tema “Variations terminologiques et innovations lexicales dans le domaine de la biodiversité et du changement climatique”, che si sono svolte  nei due atenei napoletani giovedì 24 e venerdì 25 novembre.

Il pubblico

Gli esperti hanno messo in luce l'importanza della sensibilizzazione al pubblico cittadino, nonché della trasmissione della conoscenza sul territorio, anche in chiave multilingue per i turisti e studenti stranieri.

Gli interventi si sono focalizzati  sui fenomeni linguistici della creatività lessicale e neologia, sulla variazione terminologica, sulla creazione di risorse lessicografiche e terminografiche, nonché sulla standardizzazione e sulle politiche linguistiche nel campo della biodiversità e del cambiamento climatico e, più in generale, sulla comunicazione talvolta fuorviante che accompagna la “transizione ecologica”. Le due giornate si sono concluse con la presenza di esperti del settore, tra cui rappresentanti di associazioni ambientaliste (Nicola Campomorto per Enpa Salerno; Domenico Sgambati, Olivier Rikir et Paul Descœur per Project M.A.R.E. AMP Punta Campanella) e biologi della Stazione Zoologica Anton Dohrn (Sandra Hochscheid e Ferdinando Boero). 

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