Deejay Ten a Napoli, Linus turista tra pizza e selfie

«Se la foto con Pulcinella farai un corno portafortuna avrai»

Linus ai Quartieri Spagnoli
Linus ai Quartieri Spagnoli
di Gianluca Agata
Domenica 10 Settembre 2023, 09:00
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«Se la foto con Pulcinella farai un corno portafortuna avrai». Linus si tuffa nella Napoli di San Gregorio Armeno, in quella del Murales di Maradona, sul lungomare, incontra i personaggi e i radioascoltatori che ogni giorno si collegano con lui da tutta Italia. Si materializza Pippo reso celebre dalla frase cult per la radio «State parlando male di Napoli» che ogni tanto ritorna come tormentone estivo e non solo. «È una persona fantastica, napoletano che vive a Pordenone e che non è voluto mancare alla DeeJay Ten2» è il racconto di Linus che lo ha incontrato ieri mattina. «Sapete come è arrivato per essere in questi giorni qui? Da Pordenone a Napoli in T-Max. E Pordenone rispetto a Napoli non è proprio dietro l'angolo». Tanti gli aneddoti per Linus che ha cominciato la sua giornata con una corsa sul lungomare. «Più che una corsa è stato un fermarsi continuamente travolto dall'affetto delle persone» ha raccontato.  

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Ogni due passi un selfie, una stretta di mano, un abbraccio, un ammiratore, un ascoltatore che ha potuto parlare con lui di persona e non soltanto attraverso un collegamento telefonico come avviene di solito in occasione delle trasmissioni. Venerdì sera tappa al murales di Diego Armando Maradona ai Quartieri spagnoli: «Impressionante, è stata un'esperienza straordinaria». Poi giro per San Gregorio Armeno e incontro con il Pulcinella portafortuna. Tra le tappe della visita turistica anche Napoli sotterranea. «Gran parte dello staff di Radio Deejay - racconta Nicola Savino - ha voluto partecipare alla tappa napoletana proprio perché unica nel suo genere rispetto alle altre.

Mia figlia è stata la prima che mi ha lasciato e ne ha approfittato per girare tutta la città». E oggi in strada dal Plebiscito. «La nostra è una festa che non ha nessuna velleità agonistica» le parole di Linus. È nata quindici anni fa per festeggiare il mio compleanno dopo aver visto qualcosa di simile a Madrid. Feci un appello: chi vuol festeggiare con me ci vediamo sotto il palazzo per una corsetta. Si presentarono in 2.500. A Napoli saranno in cinquemila? È più o meno quanto ci attendevamo. E sarà grande festa per tutti. Il boom di Napoli? Le onde della creatività non si possono spiegare. Certo Napoli è al centro di una esplosione musicale, culturale, sportiva che ora va preservata». 

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