È vero, il Maschio Angioino ha mille problemi, anche perché l’età avanza inesorabilmente, sono più di 740 anni che svetta davanti al mare di Napoli. È vero che l’ultima volta che è finito in vetrina è stato all’inizio di ottobre 2023 quando è venuto giù un masso dalla facciata che guarda verso il Beverello. È anche vero che l’interno è talmente malridotto da richiedere interventi urgentissimi.
Però quel simbolo della città non accetta di sentirsi vecchio e, anzi, è pronto a proiettarsi nel futuro. Palazzo San Giacomo ha affidato un bando da più di 120mila euro per la gestione degli ingressi turistici, che dovrà essere interamente automatizzata e sarà gestita da un computer che aprirà i varchi solo quando sarà certo che il numero di visitatori all’interno non è eccessivo. La nuova vita turistica e digitale del Castel Nuovo viene creata da Medianetwork, il consorzio con sede a Napoli, al quale è stato affidato dall’amministrazione locale il compito di predisporre la svolta verso il futuro.
Tutto dovrà essere gestito via smartphone. Prenotazioni e acquisto dei biglietti saranno garantire da una “App” specifica alla quale si accederà anche dalle pagine web ufficiali del Comune. Dopo aver acquistato il biglietto, al visitatore verrà inviato un codice Qr che dovrà essere “mostrato” agli occhi digitali dei tornelli d’ingresso per ottenere l’accesso al Maschio Angioino.
A proposito, anche i tornelli saranno modernissimi, anzi “invisibili”: si tratta di strutture realizzate quasi interamente in vetro, secondo le richieste di tutte le Soprintendenze, con aperture che scivolano ai lati per consentire il passaggio delle persone: ne sono previsti due, uno per l’accesso e uno per l’uscita, in entrambi i casi sarà necessario mostrare il Qr code per ottenere l’apertura.
L’accordo con la società che digitalizzerà il Maschio Angioino prevede anche la realizzazione di una campagna di comunicazione per la promozione turistica del Castel Nuovo mediante spot che saranno trasmessi sulla piattaforma televisiva interna alla Metropolitana di Napoli (Videometrò) per quattro mesi.
Dopo aver raccontato della svolta verso il futuro del Maschio Angioino è il momento di tornare al passato, anzi a un presente che vede il Castello in grave difficoltà tanto da imporre all’amministrazione un progetto di completo restyling della struttura. Allo stato attuale è partita la manutenzione ordinaria degli infissi e degli arredi del Castello. Sembra una piccola cosa rispetto alle esigenze di ristrutturazione del Maschio Angioino, e invece l’allarme è pressante perché soprattutto gli infissi sono così malridotti da essere considerati un grave rischio per lavoratori e visitatori. È chiarissima la relazione di accompagnamento alla richiesta di manutenzione: «Attualmente, lo stato di conservazione delle parti lignee, in generale, è mediocre ed appare conseguenza di molteplici interventi che nel corso degli anni, sono stati eseguiti in urgenza senza un adeguata programmazione e progettazione... Le alterazioni materiche rendono alcuni elementi irrecuperabili e potenzialmente pericolosi... Cedimenti sono avvenuti spontaneamente o in conseguenza diretta di eventi meteorologici o per normale uso: ciò rende insidioso ed estremamente pericoloso trovarsi in prossimità o sulla proiezione di caduta dell’elemento ligneo. I rischi potenziali, pertanto, sono elevati...»
Ci sono centomila euro pronti per risistemare tutto. Un altro, piccolo, passo avanti.