L'orgoglio oltre la superstizione «Napoli in testa, l'Italia ci invidia»

L'orgoglio oltre la superstizione «Napoli in testa, l'Italia ci invidia»
di Marilicia Salvia
Martedì 3 Ottobre 2017, 10:46
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Salutate la capolista. Ma anche no. Anzi decisamente no. Perché qui, a via Toledo angolo Montecalvario, siamo euforici ed ottimisti. Ma pure scaramantici. Quindi no, niente slogan inventati da altri tifosi e per altre squadre, che poi si è visto come è andata a finire. E niente foto con lo striscione su cui è stampato lo scudetto. Meglio il corno, meglio le magliette, quelle vanno sempre. Anzi, scudetto? Ma che parola è. «Restiamo con i piedi per terra, vediamo cosa succede partita dopo partita», ragiona Ciro Cardone, venditore semiambulante (nel senso che la sua bancarella sta sempre là, aggrappata al palazzo dell'ex Rinascente) di ogni genere di gadget che riguardi il Napoli e i suoi protagonisti. Il fatto è, si fa serio Ciro, che già ci è capitata, questa cosa di guidare la classifica della serie A. «Due anni fa, ed è stato bellissimo.
Una vertigine. Ma poi la solita Juve ci ha fregato». L'illusione insomma, se la conosci la eviti. «Già. Quindi zitti e andare». Zitti, ma intanto ci crediamo: «E certo, questo ci è rimasto», ride la signora che chiede a Ciro un foulard per il suo cane. Un quadrato azzurro con la scritta «Napoli» da mettere intorno al collare. «In famiglia le sciarpe e i cappellini azzurri ce li abbiamo tutti, mancava solo lui, diciamo che se sarà festa saremo pronti. Noi siamo pronti».



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