Napoli Est, giù tutto il Bronx: nuove case, verde, spazi per sport e collettività

Si ridisegna l'area di Taverna del Ferro da riqualificare con 106 milioni di euro

Le palazzine del Bronx a San Giovanni
Le palazzine del Bronx a San Giovanni
di Alessandro Bottone
Mercoledì 9 Agosto 2023, 16:56
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Nuove residenze, spazi per la collettività, tanto verde e aree per lo svago. Si ridisegna l'area di Taverna del Ferro di San Giovanni a Teduccio, quartiere nella zona orientale di Napoli. Le palazzine del cosiddetto Bronx di Napoli Est saranno completamente demolite per lasciar spazio a edifici più bassi ed efficienti insieme a numerosi servizi per residenti e collettività. Sono i dettagli che emergono dai progetti di fattibilità approvati dalla giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi.

Negli ultimi giorni il complesso e ambizioso piano di rigenerazione urbana previsto nell'area di Taverna del Ferro è stato più volte tirato in ballo viste le "incertezze" emerse sulla disponibilità dei fondi del PNRR che rappresentano il finanziamento maggiore per quanto previsto nell'ampia zona dell'ex quartiere industriale di Napoli. In attesa di chiarimenti e dell'interlocuzione col Governo, infatti, Palazzo San Giacomo ha portato nero su bianco quanto già annunciato dall'assessore all'urbanistica Laura Lieto a inizio anno: nel corso di una seduta di Consiglio municipale, come raccontato da Il Mattino, erano stati presentati i piani di recupero urbano previsti a Napoli Est tra cui quello negli spazi a ridosso del parco Troisi. I professionisti del Servizio "Tecnico Patrimonio" di Palazzo San Giacomo, con il supporto scientifico del DIARC dell'Università Federico II, hanno lavorato a tutta la documentazione necessaria al maxi-piano di rigenerazione urbana.

In particolare, la giunta comunale ha dato l'ok a tre PFTE, progetti di fattibilità tecnica economica. Il primo, da ben 64 milioni e mezzo di euro del PNRR, riguarda la riqualificazione di Taverna del Ferro. Il secondo, da 12 milioni e 600mila, riguarda il completamento dell'intervento di riqualificazione edilizia. Il terzo, da oltre 29milioni di euro, utilizza le risorse del PON Metro Plus 21-27 per ulteriori opere. Calcolatrice alla mano sono stati previsti 106 milioni e 483mila euro per riqualificare non soltanto le aree in cui ora insistono le due "stecche" del Bronx - ossia, i due lunghi edifici su cui Jorit ha realizzato i murales - ma anche quelle circostanti comprendendo l'impianto sportivo abbandonato, gli spazi attrezzati, strade e altri spazi a ridosso del complesso abitativo realizzato nel periodo post terremoto del 1980 su progetto dell'architetto Pietro Barucci nell’ambito del Piano straordinario di edilizia residenziale istituito con la legge 219.

La "nuova ricostruzione" - da portare a termine entro il 2026 - è costituita da otto lotti le cui residenze presentano un impianto simile a quelli rilevabili nel centro storico.

Si riproduce la sequenza cortina su strada, cortile e giardino che caratterizza le costruzioni lungo corso San Giovanni a Teduccio. Le nuove abitazioni avranno doppio affaccio e saranno dotate di ampi spazi aperti pertinenziali quali ballatoi che mettono in relazione gli appartamenti. Ogni edificio avrà servizi abitativi collaborativi, ossia spazi e locali destinati ai residenti per ospitare diversi tipi di attività: dalle assemblee di condominio al lavoro in comune. Altri da destinare a servizi locali e urbani che vedono protagonisti associazioni, cooperative o imprese sociali. Inoltre, anche servizi e commercio trovano ospitalità nel nuovo "quartiere": piccole attività produttive artigianali o imprese sociali. Infine, previsti locali per la corretta gestione dei rifiuti, laboratori per piccole riparazioni, per lo scambio e il baratto, per il compostaggio di comunità.

Le nuove costruzioni saranno circondate da piste ciclabili, parcheggi pubblici alberati - almeno due alberi ogni dieci metri quadrati - insieme a playground, campetti e aree attrezzate per il fitness all’aperto destinato a persone di ogni età. Verrà realizzata una pista podistica con un numero minimo di quattro corsie di colore rosso con pavimentazione in tartan. Non mancano: il "rain-garden", utile al recupero di acqua piovana, orti e frutteti sociali così da incentivare l'alimentazione sana ed equilibrata, la biodiversità e del rispetto dell’ambiente e all’autoproduzione alimentare. Sarà installato anche il verde ornamentale con aiuole e parterre inerbiti.

Sono ben cinque le aree attrezzate per un totale di 11mila metri quadrati. Una, in via Sacco e Vanzetti, utile alle attività fisiche all’aperto con annessi servizi igienici, spogliatoi con docce, sedi per associazioni e comitati di cittadinanza. In “piazzetta Maradona, si realizza campo di calcetto. Nella cosiddetta “piazzetta Mao Tse-Tung” si riqualifica l'attuale area a verde mantenendo il playground di recente realizzazione. Il quarto spazio è pensato per funzioni ludico-didattiche considerata anche la presenza della vicina scuola comunale per l’infanzia. E ancora: spazi pubblici e viabilità di collegamento tra via Taverna del Ferro e corso San Giovanni a Teduccio.

Cinque aree parcheggio, per totali 3.800 mq, e altri 10mila di parcheggi pertinenziali. I progetti propongono la costruzione di due edifici, con struttura in metallo, per attrezzature di interesse comune caratterizzate da un forte sviluppo verticale, circa 30 metri, utile a ospitare i murales in sostituzione di quelli che andranno demoliti. Uno di questi ospiterà l'Osservatorio pubblico sul quartiere e le sue trasformazioni. L’altro edificio potrebbe invece ospitare un centro civico, con spazi assembleari attrezzati, sale studio e altri servizi. L'utilizzo è da individuare anche attraverso il processo di coprogettazione che è in corso.

La trasparenza e condivisione del processo sarà assicurata attraverso «un apposito centro di documentazione “urban center”, supportato da strumenti digitali per la comunicazione e l’interazione», si legge negli atti. Inoltre, si insiste sulla partecipazione degli abitanti declinando i temi dell’abitare, dello spazio comune e dei servizi pubblici. La riqualificazione della zona avverrà in diverse fasi. Si realizzano i primi 180 alloggi dove attualmente insistono l'impianto sportivo degradato e i garage. Le nuove residenze ospitano le famiglie della stecca Sud che, appena svuotata, viene demolita. In tale spazio si costruiscono i restanti 180 alloggi destinati agli attuali abitanti della stecca Nord che, una volta demolita, lascia spazio a parco pubblico lineare. Per i lavori sono necessari 790 giorni - oltre due anni - dal momento dell'apertura del cantiere. Il 30% delle opere deve essere completato entro il 30 settembre 2024.

I progetti riguardano anche aree di via Parrocchia, strada comunale Taverna del Ferro, strada comunale Lieto e un tratto di viale 2 Giugno: prevista la riqualificazione della viabilità carrabile e pedonale e dello spazio pubblico come la riqualificazione dell’ingresso dell'istituto scolastico e la riqualificazione con tettoia fotovoltaica dello chalet del laghetto. Inclusi anche via Sacco e Vanzetti, con la riqualificazione di piazzetta Mao Tse-Tung, la parte di via Parrocchia e la traversa II alveo artificiale: qui saranno ospitati parcheggi, un edificio di interesse comune e saranno riqualificati i parcheggi di via Parrocchia con tettoia fotovoltaica.

Occorre ora attende gli ulteriori sviluppi della progettazione che prevede lo svolgimento di indagini, il passaggio in conferenza dei servizi fino all'approvazione dei progetti definitivo ed esecutivo e, soltanto dopo la validazione, si potrà procedere all'allestimento del cantiere cui segue il collaudo. Tempi importanti vista la complessità degli interventi previsti per i quali si attendono le dovute certezze dal Governo cui si è rivolto il Consiglio comunale attraverso una mozione approvata all'unanimità. La richiesta è di non tagliare risorse che sono fondamentali per assicurare spazi dignitosi per centinaia di famiglie insieme al decoro e sicurezza per un'ampia zona di Napoli Est.

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