Napoli, si butta già il Bronx: 3 milioni e mezzo per la co-progettazione

Ascolto essenziale per far emergere bisogni da soddisfare nel processo di rigenerazione

Il Bronx
Il Bronx
di Alessandro Bottone
Venerdì 17 Marzo 2023, 21:12
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La città dirà presto addio al faccione di Maradona e agli altri murales che decorano il Bronx di Napoli Est. Nessuno cancellerà le opere di Jorit ma questi andranno via insieme alle palazzine popolari di San Giovanni a Teduccio così come previsto nel piano di rigenerazione urbana voluto dal Comune di Napoli. Un programma da portare avanti insieme ai residenti e alla comunità locale che dovranno essere coinvolti in laboratori, incontri e altre iniziative di co-progettazione.

Oggi Palazzo San Giacomo ha avviato l'iter per scegliere le realtà che si occuperanno di tale processo. É stato approvato, infatti, l'avviso pubblico cui possono prendere parte gli enti del terzo settore per iniziative di coprogettazione per la realizzazione del piano di riqualificazione del complesso abitativo di Taverna del Ferro finanziato dal PNRR: si immagina di abbattere tutti gli attuali edifici così da lasciar spazio a nuovi alloggi, parcheggi, aree verdi e locali per esigenze comuni, lo svago e l’intrattenimento.

Le proposte progettuali degli enti del terzo settore - da presentare entro il 14 aprile 2023 - devono seguire alcune linee: innanzitutto, bisogna lavorare a una pianificazione collaborativa dei servizi sociali che dovranno essere sostenibili nel tempo.

Occorre, ossia, trovare soluzioni per creare sinergie e scambio di competenze ed esperienze tra associazioni, abitanti e amministrazione pubblica per favorire una buona gestione di quanto previsto con l'intervento di rigenerazione urbana. Un punto fondamentale è la transizione abitativa che riguarderà le famiglie che attualmente vivono nelle palazzine di Taverna del Ferro: quindi, gli enti del terzo settore svilupperanno progettualità di programmazione di tali percorsi. In particolare, bisogna prevedere il «presidio dei cantieri con risorse a supporto delle comunità» per «garantire il coordinamento delle reciproche attività e la sicurezza delle operazioni di transizione abitativa e assistenza sociale».

Tra i principali obiettivi da raggiungere c'è il coinvolgimento diretto degli abitanti «attraverso una concreta inclusione lavorativa nella realizzazione delle attività» e grazie anche all'individuazione di spazi ed immobili esistenti nel territorio. L'ascolto e l'interazione sono necessari anche per far emergere «ulteriori bisogni da soddisfare tramite il processo di rigenerazione, fornendo proposte ed indirizzi di accompagnamento alla progettazione definitiva».

Le proposte potranno essere presentate dai singoli enti o in maniera associata. Negli atti si specifica che occorre prevedendo forme di collaborazione con altri soggetti competenti come, ad esempio, aziende sanitarie, servizi sociali, centri per l’impiego, scuole così come cittadini e gruppi informali. L'obiettivo generale è sperimentare e implementare, attraverso lo strumento dell’innovazione sociale, dei servizi per lo sviluppo del “nuovo quartiere” di Napoli Est attraverso il coinvolgimento dei residenti delle palazzine di viale 2 Giugno così da promuovere un processo di rigenerazione complessiva dei servizi e degli spazi comuni. Ad esempio è importante co-progettare le modalità di utilizzo e gestione delle future aree verdi e di altri spazi comuni previsti in modo che siano ecologicamente sostenibili.

Il Comune di Napoli ha a disposizione un budget di tre milioni e 600mila euro per le attività di co-progettazione da mettere in campo a Taverna del Ferro. Le aree interessate sono, in particolare, quella in cui insistono le due "stecche" del Bronx - ossia gli edifici coperti dai murales di Jorit -, la galleria centrale e la "piastra", ossia lo spazio posto lato mare. Altresì, il piano di rigenerazione include anche l'area di circa 13mila metri quadrati attualmente occupata dai campetti fatiscenti e la strada comunale Taverna del Ferro.

Per l'intervento di rigenerazione di San Giovanni a Teduccio ci sono a disposizione oltre 106 milioni di euro: ai 64 milioni e 483mila del PNRR si aggiungono 12 milioni e 600mila euro sul Fondo Complementare al PNRR e altri 29 milioni e 401mila euro del PON Metro. Sono dettagli emersi nel corso di un recente Consiglio della VI Municipalità cui ha preso parte l'assessora all'urbanistica del Comune di Napoli, nonché vicesindaco, Laura Lieto. Il processo di coinvolgimento dei residenti è essenziale alla definizione del progetto definitivo ottenuto il quale sarà possibile arrivare al cantiere.

Intanto sono iniziati i lavori per realizzare delle coperture alle attuali palazzine. Una misura indispensabile a eliminare le infiltrazioni di acqua piovana che raggiungono numerose abitazioni creando situazioni di pericolo e degrado. Questo cantiere dovrà essere concluso entro metà luglio.

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