Napoli, nuovo cantiere per il "Bronx": solai contro le infiltrazioni piovane

E si progetta l'intervento di rigenerazione dell'area con i fondi del Pnrr

Il "Bronx" di San Giovanni a Teduccio
Il "Bronx" di San Giovanni a Teduccio
di Alessandro Bottone
Giovedì 16 Febbraio 2023, 18:19
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Nuovo cantiere per le palazzine di Taverna del Ferro di San Giovanni a Teduccio, quartiere nella zona orientale di Napoli. È quello per realizzare nuovi solai dei due edifici conosciuti ai più come il "Bronx" di Napoli Est. Questa mattina, dopo mesi di attesa, sono arrivati alcuni operai per allestire gli spazi utili agli interventi che dureranno cinque mesi.

L'impresa si è aggiudicata i lavori proponendo il 37 per cento di ribasso su 954mila euro posti a base di gara.

Sono risorse che provengono da un vecchio mutuo di Palazzo San Giacomo con Cassa depositi e prestiti per la riqualificazione dell’area di Taverna del Ferro. Si tratta di una spesa essenziale per rispondere ai problemi delle numerose famiglie che abitano nelle palazzine rese celebri dai quattro murales realizzati da Jorit, tra cui i faccioni di Maradona e del Che.

Entro metà luglio, dunque, bisogna rifare le coperture del complesso diviso in due "stecche" e, a loro volta, in diversi "blocchi". Innanzitutto bisogna rimuovere le lamiere esistenti e provvedere alla bonifica degli spazi dal guano e dalle carcasse di volatili. Successivamente si ripristinano intonaci, botole e murature degradate dalle intemperie e, in particolare, dalla pioggia che, attraverso le attuali inadeguate coperture, penetra negli appartamenti sottostanti generando situazioni di degrado e disagi. Poi si posa un nuovo massetto in conglomerato cementizio alleggerito e un nuovo manto impermeabile oltre a un adeguato sistema per lo scolo dell'acqua piovana.

Un primo passo per le palazzine comunali di San Giovanni a Teduccio e per le famiglie che da tempo vivono importanti criticità nei propri appartamenti. A spiegarlo è Rosaria Liccardi del comitato di lotta Ex Taverna del Ferro che da tempo insiste, insieme agli altri residenti, affinché ci sia massima attenzione per riqualificare l'area a ridosso del parco Troisi. Si guarda, in particolare, al complesso progetto che il Comune di Napoli intende attuare in zona utilizzando i fondi del PNRR che prevede un parziale abbattimento delle palazzine, la costruzione di nuove abitazioni e la rigenerazione degli alloggi che non si demoliscono. Il comitato, invece, insiste in altra direzione: gli attivisti propongono l'abbattimento di entrambe le stecche di Taverna del Ferro - viste le difficili condizioni di degrado e usura - e la costruzione di nuove case per tutti gli attuali residenti che, negli ultimi mesi, hanno avviato anche procedure per regolarizzare le proprie posizioni.

Il confronto tra ente locale e famiglie continua ed è utile per capire il destino del complesso residenziale e l’utilizzo delle risorse a disposizione di Palazzo San Giacomo. Da tempo i residenti chiedono chiarimenti su alcuni lavori non ultimati, ossia quelli previsti su scale e parti comuni delle palazzine comunali del cosiddetto Bronx di Napoli Est. Difatti, i lavori hanno riguardato soltanto la stecca lato Vesuvio mentre non sono mai stati avviati in quella lato mare. Dalla Napoli Servizi, azienda comunale che ha curato l'intervento, spiegano di non aver ricevuto l'autorizzazione da parte dell'ente comunale per poter procedere. I lavori, affidati per 569mila euro, hanno riguardato ringhiere, cancelli, portoni, infissi dei vani scala e ballatoi di una sola delle due stecche e probabilmente sono stati fermati proprio per un ragionamento in atto che riguarda l’intera area.

Si guarda, dunque, al complesso intervento di rigenerazione urbana da attuare nei prossimi anni. Ai 52 milioni del PNRR si aggiungono altri 12 milioni e mezzo del "Fondo avvio delle opere indifferibili". Intanto è stato avviato il percorso di progettazione che dovrà tenere conto delle esigenze e delle proposte dei residenti.

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