Nuovi interventi per migliorare la vivibilità nelle palazzine di Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio, nella zona orientale di Napoli. In attesa della completa demolizione - prevista nei prossimi mesi attraverso l’ambizioso piano di rigenerazione urbana per 106 milioni di euro - il Comune di Napoli mette in campo misure per attenuare i disagi delle famiglie del cosiddetto Bronx di Napoli Est.
Si risponde, in particolare, alla problematica delle importanti infiltrazioni di pioggia che dalle pareti delle due "stecche" raggiungono le singole abitazioni generando pericoli e degrado.
«Tali edifici presentano varie criticità già in parte in corso di risoluzione mediante più azioni mirate a garantire la agibilità degli alloggi nelle more del più complessivo intervento di riqualificazione del complesso edilizio con fondi PNRR», è dettagliato dei documenti. Difatti, in questi mesi il Comune di Napoli, su insistenza dei residenti, ha riqualificato alcuni vani scala del rione - spesa prevista circa 600mila euro - e ha finanziato l’intervento per nuove coperture per circa un milione di euro il cui cantiere è ancora aperto.
«Le infiltrazioni di acqua piovana vanno eliminate nonostante in vista c'è l'inizio del cantiere per abbattere e ricostruire in quanto questi pochi anni, si spera, che servono per il risultato definitivo devono comunque consentire alle famiglie di vivere in uno stato decente nelle proprie abitazioni», afferma Rosaria Cordone del comitato "di lotta ex Taverna del Ferro". «Oltre al rifacimento delle coperture dei tetti - insiste l'attivista - abbiamo fatto in modo che il Comune prevedesse un intervento temporaneo anche per le facciate, croce di tante famiglie anche dei piani più bassi. Un altro piccolo risultato che il comitato è riuscito a portare a casa», evidenzia Cordone.
In tanti continuano a preoccuparsi del destino del "Maradona", uno dei quattro murales realizzati da Jorit sulle facciate del Bronx, che andrà giù insieme alle palazzine. Molti, però, preferiscono concentrarsi sulla complessità del progetto di rigenerazione urbana che entra nel vivo con i primi abbattimenti dal 2 febbraio. Si parte da garage e box a ridosso dei palazzoni che lasciano spazio alle nuove efficienti case. Molto più tempo, invece, per demolire le attuali abitazioni. Dunque, residenti e turisti possono ancora godersi il faccione de El Pibe de Oro.