Napoli, pioggia nelle case di Taverna del Ferro: lavori urgenti per 700mila euro

Nuovi interventi prima della demolizione nelle palazzine del Bronx

Napoli, pioggia nelle case di Taverna del Ferro: lavori urgenti per 700mila euro
di Alessandro Bottone
Giovedì 25 Gennaio 2024, 20:40
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Nuovi interventi per migliorare la vivibilità nelle palazzine di Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio, nella zona orientale di Napoli. In attesa della completa demolizione - prevista nei prossimi mesi attraverso l’ambizioso piano di rigenerazione urbana per 106 milioni di euro - il Comune di Napoli mette in campo misure per attenuare i disagi delle famiglie del cosiddetto Bronx di Napoli Est.

Si risponde, in particolare, alla problematica delle importanti infiltrazioni di pioggia che dalle pareti delle due "stecche" raggiungono le singole abitazioni generando pericoli e degrado.

Palazzo San Giacomo spenderà 700mila euro per ripristinare le "fessure" esistenti tra i prefabbricati in calcestruzzo armato che caratterizzano i due enormi edifici costruiti nel periodo post terremoto del 1980. «Le sigillature sono ormai in parte inefficaci e per tale motivo consentono l'ingresso delle acque meteoriche all'interno degli spazi abitati compromettendone la salubrità degli ambienti», si legge negli atti con cui il Servizio "Tecnico dell’edilizia residenziale pubblica" ha affidato a un professionista esterno l'incarico della progettazione per 27mila euro. I lavori, compresi nell'accordo quadro destinato alla manutenzione dei complessi di case popolari, intendono risolvere anche un'altra criticità, ovvero la presenza di barriere architettoniche a danno di persone con disabilità: saranno, quindi, ripristinati alcuni scivoli.

«Tali edifici presentano varie criticità già in parte in corso di risoluzione mediante più azioni mirate a garantire la agibilità degli alloggi nelle more del più complessivo intervento di riqualificazione del complesso edilizio con fondi PNRR», è dettagliato dei documenti. Difatti, in questi mesi il Comune di Napoli, su insistenza dei residenti, ha riqualificato alcuni vani scala del rione - spesa prevista circa 600mila euro - e ha finanziato l’intervento per nuove coperture per circa un milione di euro il cui cantiere è ancora aperto.

«Le infiltrazioni di acqua piovana vanno eliminate nonostante in vista c'è l'inizio del cantiere per abbattere e ricostruire in quanto questi pochi anni, si spera, che servono per il risultato definitivo devono comunque consentire alle famiglie di vivere in uno stato decente nelle proprie abitazioni», afferma Rosaria Cordone del comitato "di lotta ex Taverna del Ferro". «Oltre al rifacimento delle coperture dei tetti - insiste l'attivista - abbiamo fatto in modo che il Comune prevedesse un intervento temporaneo anche per le facciate, croce di tante famiglie anche dei piani più bassi. Un altro piccolo risultato che il comitato è riuscito a portare a casa», evidenzia Cordone.

In tanti continuano a preoccuparsi del destino del "Maradona", uno dei quattro murales realizzati da Jorit sulle facciate del Bronx, che andrà giù insieme alle palazzine. Molti, però, preferiscono concentrarsi sulla complessità del progetto di rigenerazione urbana che entra nel vivo con i primi abbattimenti dal 2 febbraio. Si parte da garage e box a ridosso dei palazzoni che lasciano spazio alle nuove efficienti case. Molto più tempo, invece, per demolire le attuali abitazioni. Dunque, residenti e turisti possono ancora godersi il faccione de El Pibe de Oro.

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