Napoli, il sindaco Manfredi nel cantiere di Taverna del Ferro: «Lavori finiti nel dicembre 2026»

Abbattuti box auto e passerelle ai piedi del Bronx di San Giovanni a Teduccio

I lavori al Bronx
I lavori al Bronx
di Alessandro Bottone
Giovedì 7 Marzo 2024, 15:05 - Ultimo agg. 8 Marzo, 09:45
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Ritmi serrati a Taverna del Ferro, a San Giovanni a Teduccio, zona Est di Napoli. Ai piedi del cosiddetto Bronx - le palazzine progettate dall'architetto e urbanista Pietro Barucci e realizzate negli anni post sisma dell'Ottanta - c'è particolare fermento. E anche tanta contentezza da parte dei residenti che da tempo aspettavano l'avvio dei lavori per la rigenerazione urbana dell'ampia zona a ridosso del laghetto.

Il campo da calcio, ormai irriconoscibile, è diventato il cuore logistico del cantiere aperto da poche settimane. E soltanto da due giorni sono iniziate le vere e proprie demolizioni dei box auto. Lo smantellamento è proseguito oggi sotto gli occhi di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, e Laura Lieto, vicesindaco e assessore all'urbanistica, che hanno visitato gli spazi insieme al presidente della Municipalità di Napoli Est, Sandro Fucito, a un gruppo di consiglieri comunali e municipali. Con loro anche alcuni attivisti, di cui molte donne, del comitato di lotta ex Taverna del Ferro intervenuti per chiedere chiarezza sui tempi e sulle scadenze. Proprio l'ex impianto sportivo, infatti, lascerà spazio alle case nuove di zecca con tutti i servizi indispensabili per vivere nel decoro. Gli abitati del cosiddetto Bronx - trecentosessanta famiglie in tutto - conoscono bene le difficili condizioni dei due fatiscenti fabbricati che, dopo quaranta anni, andranno giù. Non si salva nessun pezzo delle due stecche così come deciso dal Comune di Napoli che beneficia di 106 milioni di euro tra Pnrr e Pon Metro Plus.

Una cifra importante così come il lavoro da portare avanti per rispettare i tempi.

«Abbiamo un cronoprogramma abbastanza stretto che la ditta sta rispettando, adesso siamo nella prima fase di demolizione poi dopo si avvierà, proprio in questa area, la costruzione dei primi tre edifici. Siamo molto fiduciosi che se non ci saranno sorprese inattese i tempi che abbiamo previsto saranno completamente rispettati», ha detto Gaetano Manfredi cha ha precisato: «Abbiamo sincronizzato le varie fasi dei lavori così da rispettare le scadenze dei due fondi di finanziamento. Pertanto, l'organizzazione del cantiere, il progetto e lo spostamento delle persone sono stati sincronizzati anche con le tipologie di finanziamento». 

«La prima parte del progetto - ha spiegato il vicesindaco e assessore alle politiche urbane Laura lieto - viene completata entro gli inizi del 2025, poi avremo da realizzare il trasferimento delle famiglie della prima stecca che sarà quindi demolita e sul quell'area sarà completato l'interno quartiere». Il cronoprogramma a Taverna del Ferro prevede che tutto termini a dicembre 2026. «I nostri lavori sono programmati per quella scadenza - ha concluso Lieto - e l'ultima attività prevista è la demolizione della seconda stecca che andrà giù per ospitare tutte le aree pertinenziali, i giardini e gli orti urbani». 

 

«Noi stiamo dando fiducia al sindaco e al vicesindaco - ha detto Rosaria Cordone, esponente del comitato di Taverna del Ferro - fin da subito abbiamo detto che loro sono la garanzia per questo complesso abitativo e per le 360 famiglie che sono in attesa. Siamo molto felici nel vedere oggi le macerie e nel pensare a quello che sarà costruito nei prossimi mesi. Crediamo che sia interesse comune - ha aggiunto la residente - per le istituzioni e per noi abitanti che i tempi siano rispettati e che i finanziamenti non vadano persi affinché nel più breve tempo possibile si dia un volto diverso a questo territorio».

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Case green, servizi ai residenti e al vicinato, negozi, spazi per sport e aggregazione ma anche per associazioni e realtà del territorio. Entro i prossimi tre anni, dunque, cambierà completamente il volto di Taverna del Ferro ma intanto si fanno i conti con le emergenze quotidiane, l'ultima riguarda problemi all'impianto fognario che serve alcune scale delle palazzine popolari. Si prova a rispondere con interventi tampone. Mentre le ruspe continuano a demolire box auto e passerelle in cemento, infatti, un'altra impresa porta a termine i lavori sui tetti del Bronx. E altri operai arriveranno prossimamente per sigillare i prefabbricati così da evitare che la pioggia penetri negli appartamenti ormai irrecuperabili. 

Via gli altissimi edifici che lasciano spazio a palazzine basse che strizzano l’occhio all’ambiente grazie al risparmio energetico. Per farsi un’idea basta di quel che sarà la Taverna del Ferro del 2027 guardare i render incollati sulla recinzione del cantiere dove si corre per rispettare i tempi. E per realizzare un sogno per tante famiglie.

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