Napoli in crisi, l'amarezza dei tifosi vip: «Dal tricolore all'inferno, rivogliamo gli azzurri»

«Solo pochi mesi fa ogni partita era un sogno. Ma non ci scoraggiamo: i nostri ragazzi torneranno a regalarci emozioni»

Garcia con la valigia nel presepe napoletano
Garcia con la valigia nel presepe napoletano
di Gennaro Di Biase
Lunedì 13 Novembre 2023, 23:27 - Ultimo agg. 14 Novembre, 19:16
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L’azzurro sbiadito, un cambio di umore collettivo in città. La bruciante sconfitta subita, sotto la pioggia, dai campioni d’Italia contro l’Empoli ha reso cupi i pensieri di migliaia di partenopei. La parola ai supporter celebri che parlano del cambio di guida sulla panchina come di una «scelta ormai inevitabile». Per il futuro, prevale l’idea di un mister «conciliante», che sani le fratture.

Serve un cambio di rotta. Su questo tutti concordano. «La colpa del tardivo esonero è quasi superiore rispetto a quella di aver scelto Garcia - argomenta lo scrittore Maurizio de Giovanni - Appariva evidente che non fosse più in grado di gestire la squadra. La formazione scesa in campo contro l’Empoli lo dimostra. I conti con Garcia ora vanno saldati. Gattuso almeno ebbe la coerenza di dimettersi. Chi arriva adesso non potrà più essere esonerato. Rimpiango l’assenza di un direttore sportivo. Cannavaro è un pallone d’oro e ha esperienza di allenatore, potrebbe essere più abile a gestire i calciatori sul campo. Tudor ha un carattere forte, ma la squadra oggi non va strigliata. Anzi, coccolata».

«Bene l’esonero - aggiunge l’attrice Marisa Laurito - Speriamo che emerga il nome di un allenatore adatto a far riprendere grinta a questa squadra che fino a poco tempo fa giocava alla grande. La rosa è quasi la stessa». «L’unica gioia della partita soporifera di domenica è stata mettere al muro la società sulla necessità di cambiare mister - commenta l’attore Patrizio Rispo - Ora si guardi avanti.

I Cannavaro ci metterebbero il cuore e la professionalità».

La crisi degli azzurri, purtroppo, è sotto gli occhi di tutto il Paese. «Giusto o sbagliato che sia, è difficile pronunciarsi sull’esonero - spiega Giuseppe Bruscolotti, ex capitano del Napoli - Di sicuro le cose non vanno per il verso giusto. C’è malcontento. L’allenatore sfiduciato ha commesso degli errori, come l’esclusione di Kvara con l’Empoli. Questo dimostra che la tranquillità non c’è più. Serve qualcuno che lavori sulla testa dei giocatori e che trovi una soluzione condivisa con la squadra. Siamo già a meno 10 dalla vetta, l’anno scorso eravamo primi. Speriamo bene». 

«Dispiace molto vedere il Napoli, che solo fino a qualche mese fa ci ha reso orgogliosi, in difficoltà per la qualità del gioco e per i risultati - dice la cantante Monica Sarnelli - La squadra, come la città, deve restare ai massimi livelli».

«Ormai non c’era altro da fare - spiega il professore Guido Trombetti - Non tutte le colpe erano di Garcia, ma le sue responsabilità non si potevano più ignorare. In primis, la squadra è piombata in uno stato confusionale e ha perso certezze. Credo occorra un tecnico di grande personalità. Sono preoccupato quando sento parlare di traghettatori. È indispensabile un sacrificio economico per un coach di grande spessore».

 

«Sono molto dispiaciuta - osserva l’endocrinologa Annamaria Colao - Era atteso che dopo lo scudetto sarebbe arrivato un calo di rendimento. Ma fino a questo punto era difficile prevederlo. La città non merita di intristirsi così. La squadra è forte: questo ci dia coraggio per farci riprendere. Serve ottimismo: i nostri campioni sono rapidi, geniali e bellissimi. La speranza c’è, è concreta: lo hanno dimostrato fino a pochi mesi fa».

C’è anche chi ci crede ancora, come il cantante Ciccio Merolla: «Ora si cambi subito - sottolinea - come accadde con Donadoni. Lo scudetto non è ancora impossibile». «L’esonero era inevitabile - nota il cantautore Dario Sansone - La società sta pagando gli errori commessi in estate. Chi arriva ora avrà una doppia responsabilità. Anche noi tifosi dobbiamo sostenere l’ambiente per portare a compimento questa stagione, come merita questa squadra».

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«Il Napoli è ferito - spiega il comico Gino Rivieccio - Non avremmo mai pensato, 5 mesi fa, che ci saremmo ritrovati in questo caos. Qualcuno è stato purtroppo abile a rompere un giocattolo che sembrava infrangibile. Ora serve un restauratore, più che un traghettatore. Ci occorre un motivatore, almeno fino a maggio. Come Mazzarri, che sarebbe disposto a rivedere i suoi dogmi tattici. Speriamo di qualificarci agli ottavi di Champions e di non perdere l’occasione del mondiale per club. La priorità resti comunque arrivare tra le prime quattro».

Giuseppe Visone, pm della Dda di Napoli, l’esonero lo auspicava da tempo: «È una squadra non allenata che perde certezze. Se si fa una scelta oculata con Tudor gli obiettivi di champions e qualificazione sono ancora a portata di mano. La squadra è depressa, prima si divertiva e quella era la sua forza».

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