Port'Alba, artisti e docenti: «Crolla un pezzo di storia, ora un comitato per la rinascita»

Intellettuali, architetti e commercianti in campo

Port'Alba nel degrado
Port'Alba nel degrado
di Gennaro Di Biase
Sabato 4 Novembre 2023, 09:00 - Ultimo agg. 5 Novembre, 08:32
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Tutti in campo per salvare l'arco di Port'Alba. Intellettuali, architetti e commercianti sottoscrivono l'sos lanciato ieri dai librai su queste pagine. «La storica volta della via dei libri hanno spiegato a Il Mattino gli imprenditori della cultura è impacchettata da oltre un decennio. I crolli di calcinacci sono continui e il rischio è alto». Migliaia di persone all'ora, tra turisti e napoletani, passano sotto l'arco all'incrocio con piazza Dante. Mentre il Comune risponde all'appello, non si esclude la creazione di un comitato ad hoc composto da esperti e intellettuali. Lo stesso, del resto, accadde nel 1989, quando dopo lunga attesa fu completato il restauro all'altro arco su piazza Bellini, danneggiato dal terremoto. Si invoca più decoro per i monumenti centrali. 

«A pochi metri di distanza dall'arco di Port'Alba - esordisce lo scrittore Maurizio de Giovanni - una caduta di calcinacci dalla Galleria Principe ha provocato un restringimento di via Pessina. Mi chiedo per quale motivo non si vedano operai al lavoro per risolvere uno scempio non solo monumentale, ma che riguarda anche la viabilità. Purtroppo la situazione dell'arco di Port'Alba è in linea con il degrado che bersaglia tanti monumenti del centro: è un fenomeno grave, del tutto inadeguato al boom turistico». «Ho casa da quelle parti- dice il musicista Marco Zurzolo - l'arco è rovinato da oltre un decennio. Non mi sento di dare colpe a Manfredi: nessuno negli anni si è interessato a rimetterlo in sesto. Lo stesso, purtroppo, vale anche per altre zone del centro». A raccontarci la storia dell'arco è Marisa Margiotta, residente in zona, architetto: «Anni fa, l'editore Mario Guida propose un Comitato Port'Alba, con l'intento di riqualificare la via, dalle insegne al calpestio.

Doveva esserci un design unico anche per le bancarelle dei libri. L'idea, però, non fu realizzata completamente. Quanto all'arco, da anni c'è una rete di contenimento. Serve risolvere il problema che causa la caduta di intonaco. Non è semplice. Sull'arco insiste un giardino pensile divenuto parte del monastero di San Sebastiano che insiste sulla torre della murazione angioina. L'arco, in pratica, coincide con questa torre. All'interno ci sono probabilmente strutture idrauliche. Serve comprendere di chi sia la proprietà dell'arco, se dei privati o del Comune. I lavori sull'arco che dà su piazza Bellini, per esempio, furono realizzati a fine anni Ottanta dal Provveditorato alle Opere Pubbliche». 

«Si tratta di un luogo storico e di grande passaggio - racconta l'editore Diego Guida, della storica famiglia di librai - Port'Alba collega la Napoli greca e la Napoli romana, ma è abbandonato. Ricordo che accadde la stessa cosa sull'arco affacciato su piazza Bellini. L'attesa per la riqualificazione durò circa 8 anni, ma in questo caso si è superata anche quella durata. Si creò un comitato civico, il Centro Commerciale Belle Arti, finalmente si trovò una quadra e partirono i lavori». La paura cresce, in vista dell'inverno. «Il pericolo - c'è racconta Salvatore Trifari, di Bmt Tatoo - a Port'Alba quasi ogni mese c'è bisogno dell'intervento dei pompieri. La rete protegge, ma non sana il problema. Senza contare che con le piogge in arrivo c'è il rischio di infiltrazioni, e quindi la stessa rete potrebbe danneggiarsi. Si acceleri sui lavori: da qui passano migliaia di turisti all'ora. E tanti di loro scattano le foto all'arco storico ma dissestato: è un danno d'immagine».

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«Si elimini il rischio - dice Roberto Gioacchino del Caffè Port'Alba - Siamo stanchi di sostituzioni delle reti. L'arco di Bellini fu rivestito in ferro e poi in marmo. I danni si palesarono dopo il terremoto dell'80. I lavori finirono a luglio 89». «Consigliamo alla Sovrintendenza di attivare i lavori in danno per uscire dal contenzioso legale con i proprietari del giardino sovrastante spiega Antonio Pariante del Comitato Portosalvo Com'è avvenuto per gli appartamenti storici di Palazzo D'Avalos». «33 anni fa, con mia moglie - argomenta l'architetto Pasquale Belfiore - ebbi l'incarico di coordinare un comitato per Port'Alba. Risolvere il problema dell'arco e ridare un nuovo aspetto alla via dei libri è un'esigenza sempre meno rimandabile. Serve una visione di carattere più ampio per questa zona, come propose Mario Guida». 

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