Dieci posti di Medicina generale vuoti ed altri trenta posti quasi completati, ma non attivabili perché mancano i medici specialisti. Torna l'sos dal Covid Hospital di Boscotrecase dove il coronavirus ha colpito circa 50 sanitari- i due terzi del totale non sono ancora rientrati a lavoro- e dove i rinforzi stentano ad arrivare. Qui, dove ieri si sono registrati altri due decessi in terapia intensiva (una donna ed un 62enne), il limite di accesso dei ricoveri resta di 80 posti letto; si possono ricoverare nuovi pazienti solo se se ne dimettono altri o se i morti lasciano i posti liberi. Tuttavia, nonostante l'erogazione di vari bandi dell'Asl Napoli 3 Sud sia per medici che per infermieri, i medici arrivati al nosocomio sono sempre gli stessi 15 specializzandi che devono fare affiancamento. A fine ottobre l'azienda sanitaria aveva bandito una gara per medici specializzati (cardiologi, pneumologi, anestesisti) a tempo determinato, ora scaduta. Quindi, probabilmente, ci vorranno i tempi burocratici per l'espletazione del bando e l'arrivo effettivo degli specialisti.
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In queste ore, invece, l'Asl ha indetto una gara per la ricerca di 120 infermieri per un incarico a tempo determinato per la durata di 8 mesi.
Stesso discorso per la terapia intensiva: ci sono 8 posti pronti ma se non arrivano anestesisti non si possono attivare, anzi c'è il rischio di una riduzione. In questi giorni, tra l'altro, si sono liberati 10 posti in Medicina generale perché diminuisce la richiesta di degenza ordinaria ed aumenta quella di terapia sub intensiva. «Inutile sbandierare cifre di posti letto - conclude Marziani- quando poi non sono attivabili perché mancano le professionalità. È solo un mero valzer di numeri. Al momento abbiamo 10 posti vuoti in Medicina, mentre aumenta la richiesta per la sub intensiva. Inoltre, l'uso dei ventilatori e caschi non può essere affidato a specializzandi o neo laureati ma a medici d'urgenza, a pneumologi, a cardiologi con una certa esperienza. C'è bisogno di professionalità».