Napoli, da Bagnoli a San Giovanni mare vietato per inquinamento

Presentato a inizio anno dall'Arpac il documento che apre la stagione delle verifiche. In Campania aumentano le zone balneabili

La mappa del mere vietato a Napoli
La mappa del mere vietato a Napoli
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Giovedì 18 Gennaio 2024, 18:51 - Ultimo agg. 18:56
4 Minuti di Lettura

Il mare della Campania è in buona salute. Crescono i tratti di costa dove le acque sono considerate "eccellenti" che passano dall'88 al 90%, le altre hanno livelli buoni e solo il 3% viene considerato "non balneabile". 
Anche se la stagione estiva è lontana, bisogna iniziare in questi giorni a verificare quel che accadrà durante i giorni dell'assalto alla spiaggia e l'Arpac, l'agenzia regionale per la protezione ambientale, ha predisposto il primo documento dell'anno che è stato varato ufficialmente dalla Giunta regionale.

 

Si tratta di un documento determinante per stabilire le azioni da intraprendere, una tabella che si basa sulla raccolta dei dati degli ultimi anni, aggiornata con i controlli serrati dell'utlima stagione. Il documento è stato redatto dalla struttura specializzata dell'Arpac ed è stato presentato da una nota della dottoressa Emma Lionetti, deus ex machina dei controlli sulla balneazione in Campania.

Nel computo delle zone balneabili non vengono considerati i porti e gli attracchi, le aree marine protette e tutte quelle zone (come Bagnoli, ad esempio) dove l'inquinamento è acclarato e i test sulla balneabiità verranno avviati solo dopo l'accertamento dell'eliminazione dell'inquinamento.  Allo stato attuale sono 16 i tratti di costa dove sarebbe possibile tuffarsi ma che, dopo i controlli, vanno vietati alla balneazione.

Eccoli, in rigoroso ordine alfabetico per Comune di appartenenza.

  1. Battipaglia - Spineta nuova
  2. Castellammare di Stabia - villa comunale
  3. Maiori - spiaggia Maiori 2
  4. Minori - litorale di Minori
  5. Napoli - Pietrarsa
  6. Pontecagnano - Magazzeno
  7. Pozzuoli - lido di Licola
  8. Pozzuoli - lato nord depuratore Cuma
  9. Pozzuoli - spiaggia al confine con Licola
  10. Pozzuoli - stazione Marina di Licola
  11. Salerno - est fiume Irno
  12. Salerno - spiaggia libera tra Fuorni e Picentino
  13. Sant’Agnello - punta San Francesco
  14. Serrara Fontana - Sant’Angelo
  15. Sessa Aurunca - sud fiume Garigliano
  16. Torre Annunziata - nord foce Sarno

«In media, in un anno vengono prelevati, su un totale di circa 480 chilometri di costa campana adibita alla balneazione, all’incirca 2500 campioni e effettuate oltre 5mila determinazioni analitiche per la ricerca degli indicatori di contaminazione fecale - è scritto nella nota Arpac -  Le acque risultate di qualità sufficiente, buona, eccellente e quelle di nuova classificazione sono da considerarsi balneabili ad inizio stagione balneare ma suscettibili di divieto temporaneo in caso di non conformità registrate nell’ambito dei controlli stagionali. Le acque risultate, invece, di qualità scarsa sono da ritenersi non balneabili per l’intera stagione balneare ma saranno ugualmente monitorate secondo il calendario regionale così da poterne consentirne un eventuale recupero».

Per il 2024, in Campania, sono 21 le aree nelle quali la qualità dell'acqua è migliorata. Tra queste c'è il mare di via Caracciolo passato dalla categoria "buono" a quella di "eccellente". Tra le sette zone che, invece, hanno fatto un passo indietro rispetto alla precedente valutazione, c'è il mare di fronte a via Partenope, quello all'ombra del Castel dell'Ovo che è passato da "eccellente" a "buono".

A Napoli sono nove le aree con divieto di balneazione, quattro aree portuali o di attracco, e quindi permanentemente vietate, un'area protetta, la Gaiola, e due zone considerate a livelli di inquinamento troppo elevati per avviare i controlli: San Giovanni a Teduccio e Bagnoli. Tra le aree solo temporaneamente vietate c'è Pietrarsa per la quale, dopo un progetto di tìrecupero di qualità, potrebbe tornare il semaforo verde alla balneazione. 

  1. Pietrarsa - Temporaneamente vietato
  2. S. Giovanni a Teduccio  - Permanentemente vietato – inquinamento
  3. Napoli porto commerciale  - Permanentemente vietato – movimento natanti
  4. Nazario Sauro - Permanentemente vietato – movimento natanti
  5. Mergellina – Porto  - Permanentemente vietato – movimento natanti
  6. Gaiola Area protetta - Permanentemente vietato – per motivi di tutela
  7. Nisida – Zona Militare - Permanentemente vietato – movimento natanti
  8. Bagnoli litorale - Permanentemente vietato – inquinamento
  9. Bagnoli Colmata - Permanentemente vietato - inquinamento

© RIPRODUZIONE RISERVATA