Casa della Socialità a Napoli: è bagarre politica sulla gestione dell'immobile

Casa della Socialità a Napoli: è bagarre politica sulla gestione dell'immobile
di Emiliano Caliendo
Sabato 14 Maggio 2022, 19:25 - Ultimo agg. 15 Maggio, 08:22
6 Minuti di Lettura

«370mila euro per restaurarlo, due anni per finirlo! Quando lo riapriranno? Quanto dobbiamo ancora aspettare? Lo chiediamo noi donne, giovani e anziani del Vomero-Arenella». Così recitava un cartello, recentemente rimosso, affisso fuori il Centro Polifunzionale «Casa della Socialità» di via Verrotti, all’angolo di via Metzinger all’Arenella. Un’ex sottostazione elettrica dell’Atan, riqualificata a partire dal 2016 con una spesa di 366mila euro da parte del Comune di Napoli. Peccato che dopo i lavori terminati nel 2018, l’edificio sia stato lasciato in stato di abbandono, nonostante l’inaugurazione di due murales, uno raffigurante Ilaria Cucchi, realizzato dal noto street artist Jorit, l’altro Sandro Pertini.

Ebbene, sembra che dopo anni di lungaggini burocratiche e di ritardi nei lavori, si sia finalmente arrivati a un punto di svolta con la Casa della Socialità pronta ad aprire. Il Consiglio della Municipalità 5 Vomero-Arenella è infatti in procinto di discutere una proposta di delibera che sancisce l'inserimento del Centro Polifunzionale di via Verrotti, in qualità di Centro Giovanile, nella Rete dei Centri Giovanili comunali, creata dall’amministrazione dell’ex sindaco Luigi de Magistris nel 2017. La delibera, se approvata, farà sì che la gestione della struttura, oggi della Municipalità, vada in capo al Comune e per la precisione all’Assessorato alle politiche giovanili, guidato dall'assessore Chiara Marciani, che ha la supervisione della Rete dei centri giovanili. Una scelta che ha fatto storcere il naso a tutte le opposizioni del parlamentino di via Morghen, che hanno diramato un duro comunicato congiunto. «La volontà dei consiglieri della maggioranza della Municipalità 5 di privarsi della gestione e della disponibilità, in capo ad essa, della struttura polifunzionale posta in via Verrotti, denominata “Casa della Socialità” a favore del servizio centrale comunale Giovani e Pari opportunità, rappresenta una grave sconfitta della politica municipale, incapace di poter gestire un bene unico e tanto importante per la comunità, priva di spazi di aggregazione», si legge nel documento che porta la firma dei consiglieri del gruppo di Forza Italia Antonio Culiers e Francesco Flores, di Emanuele Papa della Lega, di Cinzia Del Giudice e Valentina Barberio di Per Napoli, e dei consiglieri Salvatore Pace e Maurizio Malfitano del gruppo Alessandra Clemente Sindaco. Inoltre, secondo i gruppi di minoranza, la scelta della maggioranza, guidata dalla presidente Clementina Cozzolino (Partito Democratico), d'inserire la struttura nella Rete dei Centi Giovanili del Comune, implicherebbe l'utilizzo esclusivo della struttura da parte dei giovani del quartiere, precludendola de facto alle fasce di popolazione più anziane. «Destinarlo all'uso di una sola categoria d'età – prosegue il comunicato - sminuisce la funzione sociale di un bene prezioso. Dimostra, ancora una volta, la non comprensione dei bisogni di un territorio, prevalentemente costituito da persone anziane, ed esclude la possibilità di mettere insieme generazioni differenti al fine di favorire lo scambio intergenerazionale». 

Un j’accuse quello dei consiglieri di minoranza che prende di mira anche la mancata nomina degli assessori che formalmente spetterebbe al presidente di Municipalità, ma che dovrà arrivare in seguito a un accordo politico tra le liste elettorali che hanno vinto le ultime elezioni amministrative. «Per mesi, durante la campagna elettorale, si è parlato dell'importanza delle scelte territoriali, di rivitalizzare l'azione politica e amministrativa, oltre che ridare centralità alle Municipalità e, questa scelta, va in controtendenza.

Diminutio che si conferma anche con l'assenza a sette mesi dalle elezioni delle nomine degli assessori, dimostrando una enorme incapacità di fare sintesi politica». 

Nella delibera si legge comunque che la Municipalità Vomero-Arenella «potrà riservarsi l’utilizzo della struttura per proprie iniziative» e che tale indicazione sarà contenuta nella procedura ad evidenza pubblica che stabilirà quali associazioni o enti si avvarranno del Centro Polifunzionale per le proprie attività. Come previsto, però, dal regolamento sulla Rete dei Centri Giovanili, le politiche d'indirizzo di questi saranno stabilite dall'Assessorato ai giovani e dal Servizio centrale giovani e pari opportunità. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere di maggioranza Daniele Quatrano di Napoli Solidale: «L'apertura della casa della socialità è un'ottima notizia. La scelta di affidare la gestione ai centri giovanili e non più alla Municipalità, però, ci mette nelle condizioni di dover vigilare rispetto alla gestione dello spazio che ci auguriamo plurale e inclusiva». 

Video

Piccata la replica della presidente di Municipalità Cozzolino: «L'affidamento della gestione al Comune è la migliore soluzione che possiamo mettere in campo in questo momento, considerando le condizioni economiche in cui versano le Municipalità. La sinergia con il Comune ci aiuterà ad aprire la struttura. L'opposizione dovrebbe ricordare che sono circa tre anni che la Casa della Socialità è chiusa, causando un grave danno erariale. Il personale comunale è in capo all'amministrazione centrale, quindi, questa è l'unica prospettiva per garantirne l'utilizzo immediato». Cozzolino sottolinea poi l'importanza delle attività giovanili sul quartiere senza escludere però quei cittadini «diversamente giovani» dal possibile utilizzo della Casa della Socialità. «Bisogna valorizzare l'attività dei ragazzi, dato che in questo momento si parla di loro solo attraverso gli stereotipi legati alla movida. Sulla Municipalità non abbiamo una biblioteca, c'è dunque bisogno che i giovani stiano insieme per momenti di socialità, creatività e aggregazione sana. Come scritto nella proposta di delibera, e previsto dal Regolamento dei Centri Giovanili, la Municipalità potrà riservarsi l'utilizzo del Centro per iniziative proprie. Anche legate a una platea diversa, non giovanile. Ciò emergerà nell'avviso pubblico per l'utilizzo della struttura, dove verranno appunto recepite le indicazioni della Municipalità. Nella discussione in Consiglio di martedì cercheremo proprio di veicolare questo punto». Non c'è fretta, quindi, per quel decentramento amministrativo, promesso dal sindaco Gaetano Manfredi, ma che «si farà», assicura Cozzolino. «Non abbiamo ancora l'autonomia giuridica ed economica per essere un ente che può gestire e amministrare tutto in maniera diretta, pensiamo alla nostra cronica carenza di personale» conclude la presidente dell'ex circoscrizione collinare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA