Coronavirus a Napoli, l'ospedale Cotugno è pieno: il Cardarelli resta senza posti letto per trasferire pazienti Covid

Coronavirus a Napoli, l'ospedale Cotugno è pieno: il Cardarelli resta senza posti letto per trasferire pazienti Covid
di Ettore Mautone
Venerdì 27 Agosto 2021, 23:59 - Ultimo agg. 28 Agosto, 19:00
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Il Cardarelli ha bisogno di posti letto in cui ricoverare i pazienti Covid o sospetti tali che giungono da alcuni giorni più numerosi al pronto soccorso. L’ospedale è collegato con il Cotugno a sua volta dotato di una accettazione di urgenza ma le corsie del polo infettivologico collinare sono piene. Ieri la direzione del Cardarelli ha chiesto aiuto alla direzione sanitaria del Cotugno per liberare una decina di unità di degenza in cui trasferire altrettanti pazienti in attesa nelle aree di osservazione del percorso Covid. «Il nostro obiettivo - avverte il manager del Cardarelli Giuseppe Longo - è mantenere l’ospedale Covid free. In base alle direttive dell’unità di crisi dobbiamo ricevere unicamente pazienti in emergenza urgenza per le gravi patologie ordinarie. Abbiamo tuttavia, come è noto, il padiglione M dotato di proprie sale operatorie e di una propria diagnostica dedicato ai pazienti positivi al Coronavirus. Ne abbiamo ricoverati 16 ma sono pazienti arrivati da noi in codice giallo o rosso per altre gravi patologie. Pazienti che dobbiamo poter curare in un luogo separato dai reparti ordinari». 

Al Pronto soccorso del Cardarelli, su 160-180 accessi al giorno, statisticamente è garantito che vi siano anche alcuni pazienti Covid positivi che non soddisfano tali criteri di urgenza. In questi casi anche con il solo test antigenico rapido positivo il Cardarelli li trasferisce in altri Covid center, in prima battuta sempre al Cotugno. Un’esigenza ribadita in una recente nota inviata alla direzione sanitaria del Cardarelli e alla Regione dai sindacati. L’Anaao ribadisce l’unità di intenti essendo stato il primo sindacato ad aver sollevato il tema dell’ospedale Covid-free. La richiesta di aiuto giunta dal Cardarelli al Cotugno ha dato luogo a una velocizzazione di tutte le procedure di ricovero e dimissioni del Cotogno secondo una collaudata routine che investe anche l’area diagnostica. Il laboratorio di analisi deputato al processamento dei tamponi ha infatti raddoppiato le sedute per dimezzare i tempi dei responsi da cui dipendono ricoveri e dimissioni. «Siamo pieni ma abbiamo l’esigenza di liberare i posti per garantire anche i trasferimenti dal Cardarelli - avverte Luigi Atripaldi, direttore della Microbiologia dell’azienda dei Colli - la sensazione è che ci aspetta un nuovo autunno caldo in vista del rientro dalla ferie e della ripartenza delle scuole.

Siamo pronti a fronteggiare questa nuova onda d’urto. Stiamo allestendo nel nostro laboratorio test salivari di facile esecuzione, rapidi e ad alta specificità, che consentono in una sola seduta e nell’arco di mezz’ora, di avere il responso di 50 o 100 campioni». 

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L’altra valvola di sfogo, per il ricovero di pazienti Covid in città, è rappresentata dai 39 posti letto del Covid center che ha riacceso i motori all’ospedale del mare. Qui, tuttavia, non si è ancora registrato alcun ricovero: scatteranno solo quando il Loreto sarà saturo al 95 per cento. 

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