Funicolare centrale di Napoli, pagamenti in ritardo: ora si rischia il blocco dei lavori

Funicolare centrale di Napoli, pagamenti in ritardo: ora si rischia il blocco dei lavori
di Pierluigi Frattasi
Lunedì 5 Giugno 2017, 08:49 - Ultimo agg. 11:12
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Stop ai pagamenti da aprile, saldata solo metà del costo dell’opera. E la Leitner, la società che sta eseguendo la ristrutturazione ventennale della funicolare centrale, dà l’ultimatum all’Anm e al Comune di Napoli: «Tempo fino al 10 giugno per pagare i 3 milioni di euro di arretrati, o scatteranno i decreti ingiuntivi e il blocco dei cantieri». Con il rischio di veder slittare ancora la riapertura, fissata al primo luglio. La funicolare è ferma dallo scorso agosto. I lavori dovevano durare 10 mesi e concludersi il primo giugno, ma il taglio del nastro è stato rinviato di 30 giorni per consentire le ultime rifiniture e i collaudi.

Anche questa ulteriore dilazione, però, potrebbe non bastare, se i lavori si dovessero fermare, come ha minacciato la società a causa dei ritardi nei pagamenti. È tutto nero su bianco, nella diffida inviata il 31 maggio scorso all’Anm dai legali della Leitner, colosso internazionale del settore e società mandataria del raggruppamento esecutore dell’appalto. Nella lettera, gli avvocati diffidano e mettono in mora l’azienda dei trasporti di proprietà del Comune, chiedendo «il pagamento entro 10 giorni, a partire dal 31 maggio, della somma di 2.965.059,44 euro». Comprensivi di 26.500 euro di interessi di mora per i ritardi. E annunciando che, in caso negativo, «sarà depositato ricorso per decreto ingiuntivo con addebito di ogni ulteriore spesa. Con riserva di sospensione dei lavori e richiesta di ogni ulteriore danno derivante dall’illegittimo inadempimento nel pagamento delle prestazioni». Una doccia gelata per l’Anm, in crisi, e per l’amministrazione comunale, a corto di liquidità.

Da qui l’appello dell’amministratore unico uscente dell’azienda della mobilità cittadina, Alberto Ramaglia, che in una nota urgente a Palazzo San Giacomo del primo giugno lancia l’allarme. Al momento, scrive il manager in uno dei suoi ultimi atti prima del passaggio di consegne al successore Ciro Maglione, «l’amministrazione ha effettuato il pagamento delle sole fatture 2, per 2,4 milioni, e 3, per 590mila euro, più Iva. Detti importi sono stati tempestivamente utilizzati per adempiere le obbligazioni contrattuali assunte con i fornitori». Insomma, il Comune ha versato all’Anm appena 3 milioni, su un importo complessivo di 6,4 milioni, che salgono a 7,2 con l’Iva, per pagare i lavori della funicolare. Ma da allora più nulla. I pagamenti dal Comune all’Anm si sono arrestati. La società dei trasporti quindi, aggiunge Ramaglia, risulta «creditrice verso il Municipio per altri 3,4 milioni di euro più Iva». Un allarme sui fondi che era stato lanciato dalla Leitner già il 9 maggio scorso, nel corso di un sopralluogo sui cantieri della commissione Mobilità. I pagamenti a singhiozzo di Palazzo San Giacomo adesso rischiano di mettere in difficoltà l’Anm, esponendola nei confronti dei creditori. Nonostante i ritardi, tuttavia, l’azienda leader nei restyling delle funicolari sta continuando a lavorare come da contratto.

«I lavori sono ormai prossimi al completamento, in linea con i programmi», afferma Ramaglia, che infine sollecita il Comune ad accelerare i versamenti.

Il tema è caldissimo, anche perché entro la fine del mese è previsto l’avvio dei lavori di manutenzione su corso Vittorio Emanuele, con inevitabili disagi alla circolazione. La riapertura in contemporanea della funicolare dal primo luglio fungerebbe almeno da valvola di sfogo, consentendo a molti di spostarsi dai quartieri collinari al centro senza dover ricorrere all’auto. Anche il Comune, intanto, si è attivato per risolvere la situazione e scongiurare ulteriori ritardi. Un incontro chiarificatore per sbloccare i fondi in Ragioneria è previsto per oggi.

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