Metropolitana di Napoli, una notte di follia: assalto a Salvator Rosa con spranghe e mattoni

Il raid di quattro giovanissimi con i cappellini

Il raid nella metropolitana
Il raid nella metropolitana
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 25 Giugno 2023, 11:00
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Le opere d'arte delle stazioni del metrò collinare ancora sfregiate dalla mano dei vandali. È successo di nuovo, e per l'ennesima volta è toccato alla fermata di Salvator Rosa, purtroppo una delle più gettonate da quella feccia umana che non ha rispetto per il bello e per la cosa pubblica. Una vergogna senza fine.

Venerdì sera, tarda serata: manca una mezz'ora al termine delle corse dei treni quando nel ventre della zona collinare cittadina quattro energumeni scatenano l'inferno, seminando il panico tra i non pochi passeggeri fermi sulla banchina di Salvator Rosa. Il numero dei partecipanti al raid, i protagonisti del folle gesto che prendono parte all'assalto di tutto ciò che capita loro a tiro vengono ripresi dalle telecamere installate sulla piattaforma che corre parallela ai binari. 

Sono in quattro, appunto, e decidono di entrare in azione quando, in lontananza, avvertono l'arrivo del convoglio che si dirige verso piazza Garibaldi.

L'imminente arrivo del treno dà il via libera all'azione devastatrice, quasi che il gruppaccio avesse pianificato l'azione per poi subito dopo dileguarsi salendo sul mezzo di trasporto. Ed è esattamente questa la dinamica raccontata dalle immagini delle telecamere di sicurezza.

I quattro indossano tutti dei cappellini che coprono parzialmente i loro volti, anche se ci vuol poco a capire che si tratta di persone giovani. Forse si tratta addirittura di teppisti minorenni, ma questo - forse - riusciranno a confermarlo le indagini delle forze dell'ordine, che però soltanto ieri mattina sono state allertate.

Il branco inizia la sua devastazione, compiuta - da ciò che appare - con degli oggetti che assomigliano a spranghe e mattoni (e viene da chiedersi anche come sia possibile che si vada in giro con simili oggetti senza essere notati e soprattutto bloccati ai tornelli d'ingresso di un mezzo pubblico).

Mentre si intravede il riflesso delle luci del convoglio in arrivo, i quattro spaccano vetrate, sfregiano le pareti sulle quali compaiono opere di valori di numerosi artisti contemporanei: danneggiano persino quella che raffigura tre Fiat 500, firmata da Perino & Vele, e che quasi per uno scherzo del destino è stata battezzata come «A subway è chiù sicura» (valore 16.800 euro). 

Fin qui la ricostruzione della follia. E mentre scattano le indagini per identificare questo manipolo di pericolosi imbecilli, iniziano a fioccare le polemiche. «Questo scempio si sta ripetendo con pericolosa frequenza - spiega a Il Mattino chi segue da vicino le vicende del trasporto pubblico cittadino - e quanto è accaduto venerdì sera all'interno della stazione di Salvator Rosa non è certo il primo episodio del genere che si verifica. Servono maggiori controlli, e più attenzione». Silenzio, invece, da parte dei vertici di Anm.

Il primo a denunciare il grave episodio, ieri mattina, è stato il sindacato Usb. «Nei giorni scorsi - dichiara Marco Sansone dell'esecutivo confederale regionale Usb Campania - erano già stati vandalizzati i vetri a protezione delle lampade che illuminano le panchine della stazione Toledo ed era stata completamente distrutta una panchina nella stazione Dante». L'Usb chiede «che l'Anm prelevi le immagini della videosorveglianza con l'auspicio che possano essere identificati gli autori del raid di questa notte, e che venga istituito immediatamente un tavolo di crisi aziendale per poter far fronte e prevenire i continui danneggiamenti ed aggressioni che subiscono mezzi, stazioni e personale operativo Anm, un tavolo in cui si ritiene necessaria la presenza della Prefettura di Napoli, nonché dell'assessore con delega ai Trasporti Edoardo Cosenza».

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Per Adolfo Villani, del Dipartimento regionale Salute e sicurezza Usb, «la sicurezza a bordo dei mezzi e della stazioni e la regolarità dell'esercizio costituiscono elementi fondamentali per assicurare un servizio pubblico efficiente all'utenza ed al personale stesso. Bisogna potenziare le misure di prevenzione attiva e passiva con l'utilizzo di un maggior numero di uomini e mezzi, in particolare nelle ore serali e notturne. Nelle prossime ore chiederemo al nuovo direttore generale dell'Anm Francesco Favo di convocare le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza per definire le priorità d'intervento». 

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