Napoli, dal primo settembre aumenta il biglietto dei bus

Si tratta del secondo aumento in due anni: dal 2022 costi cresciuti del 18%

Obliteratrice a bordo di un bus dell'Anm
Obliteratrice a bordo di un bus dell'Anm
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Lunedì 31 Luglio 2023, 23:10 - Ultimo agg. 1 Agosto, 15:33
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Fino a luglio dell’anno scorso, un biglietto di corsa semplice per salire sul bus a Napoli costava 1,10 euro; tra un mese quello stesso tagliando passerà a 1,30 euro con un aumento che sfiora il 20%. Siamo in linea con la percentuale generale di aumento dei prezzi, siamo decisamente fuori obiettivo rispetto a una città che dovrebbe puntare con forza sul trasporto pubblico e che, invece, aumentando il valore del ticket, allontana dall’utilizzo dei bus.
Il tema non riguarda solo Napoli ma l’intera Campania; è stata la Regione a stabilire la vertiginosa crescita del prezzo dei biglietti con una decisione che entrerà in vigore a partire dal primo di settembre. Insomma, non è colpa di Anm e nemmeno di Eav se salire su bus e treni costerà di più: l’ha stabilito un decreto della Regione Campania firmato alla fine dello scorso mese di giugno.


L’ultimo aumento, varato nell’agosto del 2022, è durato poco più di un anno. Secondo la Regione le tariffe appena stabilite per i biglietti di bus e treni della Campania erano, comunque, troppo basse: «...le tariffe vigenti erano riferite agli adeguamenti al mese di febbraio 2022 - è scritto nel documento - nella nuova decisione si tiene conto dell’andamento inflattivo riscontrato nel periodo da febbraio 2022 a marzo 2023, che ha fatto registrare una variazione dell’indice dei prezzi al consumo pari al +8,5%», e difatti la Regione Campania, con il contributo dell’Acamir, ha imposto una crescita percentuale dei prezzi dei biglietti si attesta su valori che oscillano fra il 7 e il 9 percento.
In particolare a Napoli il biglietto UrbanoNa1, come detto, passa da 1,20 a 1,30 euro mentre per l’Urbano Na2 si passa da 1,40 a 1,50.

Il ticket giornaliero per la città di Napoli si attesta a 4,50 euro rispetto al precedente valore di 4,20.


Sulla questione dell’aumento dei biglietti, di recente si è espresso anche il sindaco Manfredi il quale ha auspicato che il prezzo del viaggio sulla Linea 1 e la Linea 6 (di prossima riapertura) possa arrivare al costo di 1,50 euro: «Si tratta di una questione di equità - disse il sindaco in fase di presentazione delle novità sui trasporti napoletani la settimana scorsa - se altre compagnie di trasporto, che operano anche in città, hanno prezzi più alti, è giusto che anche per le nostre metropolitane cresca il valore del biglietto: sarebbe anche una maniera per avere maggiori introiti e garantire servizi sempre migliori».

Questo mese di agosto sarà necessario per la produzione dei nuovi biglietti che andranno in vendita dal primo di settembre: bisognerà recuperare tutti i tagliandi con il valore attuale, ritirandoli dalle rivendite e chiedendo ai napoletani di andare a sostituirli, per mettere in fretta sul mercato quelli con i nuovi prezzi. Una piccola corsa contro il tempo che non necessariamente porterà al traguardo nei tempi stabiliti.

Ovviamente le variazioni riguardano anche la provincia e le isole. Anche a Ischia e a Procida l’aumento sarà di 10 centesimi: si passerà da 1,60 a 1,70 euro. Più pesante l’aumento previsto per l’isola di Capri dove la corsa singola passerà da 2,20 a 2,40 euro con un balzo che sfiora il 10%.
Decisamente più complesso il mondo della bigliettazione per le corse che raggiungono la provincia e che hanno costi variabili a seconda della distanza. Si tratta di ben sedici possibili tariffe differenti per le quali si passa dalla crescita di dieci centesimi(da 1,70 a 1,80) per la corsa dal valore più basso (la “Na1”) all’impressionante aumento di 1,20 euro (da 14,70 a 15,20) per il tragitto più costoso in assoluto, il “Na16”.

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