L'attesa di Luca blindato a Capri
«Aveva bisogno di andare via»

L'attesa di Luca blindato a Capri «Aveva bisogno di andare via»
di Maria Chiara Aulisio
Mercoledì 21 Dicembre 2016, 09:01 - Ultimo agg. 9 Giugno, 13:39
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È sull'isola di Capri da circa una settimana, Luca Materazzo, nella casa di vacanze dell'ultima sua ex fidanzata, Maria Chiara, che lo ha invitato a trascorrere lì qualche giorno lontano dalla città e soprattutto da quel palazzo al civico numero 3 di viale Maria Cristina di Savoia dove lo scorso 28 novembre suo fratello Vittorio è stato ammazzato a coltellate mentre, poco dopo le 19, faceva ritorno a casa al termine di una lunga giornata di lavoro. A consigliargli di andar via per un po' sarebbero stati gli amici, gli avvocati che lo assistono e anche i parenti che, dal giorno in cui Vittorio è stato massacrato, vivono nell'angoscia, nel dolore e nell'incredulità al solo pensiero che a commettere quell'omicidio tanto efferato possa essere stato Luca, il più piccolo dei fratelli Materazzo, forse il più fragile dal punto di vista emotivo - così come lo descrive chi ben lo conosce - rimasto senza mamma troppo presto quando ancora avrebbe avuto bisogno del suo affetto e della sua quotidiana assistenza. «Aveva una grande necessità di prendersi qualche giorno di vacanza - spiega Mariangela Giustino, per sette anni compagna dell'unico indagato in questa brutta vicenda - era molto agitato, Luca, questa assurda attesa lo stava mettendo a dura a prova. Sì, sono stata anche io a consigliargli di cambiare aria. E lui lo ha fatto convinto che gli avrebbe fatto bene».

Da qui la decisione di accettare l'invito di Maria Chiara a trascorrere un periodo di vacanza sull'isola azzurra dove Luca si troverebbe ancora visto che nella sua casa di viale Maria Cristina di Savoia non c'è nessuno. «No, sinceramente non so se c'è qualcuno con lui - prosegue la Giustino - è qualche giorno che non ci sentiamo. In ogni caso, solo o in compagnia, allontanarsi da Napoli era assolutamente indispensabile: Luca si sentiva sotto accusa, addidato da tutti come l'uomo che aveva ucciso il fratello, una condizione psicologicamente insostenibile. Adesso non so che cosa accadrà però ha fatto bene a partire».

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