Terremoto, ora Napoli ha paura, scuole chiuse in 4 quartieri: «Controlli a treni e palazzi»

In diverse zone della città la memoria è tornata indietro di decenni, al terrore del terremoto del 1980

Gente in strada dopo le scosse di terremoto a Napoli
Gente in strada dopo le scosse di terremoto a Napoli
di Gennaro di Biase
Lunedì 20 Maggio 2024, 23:40 - Ultimo agg. 22 Maggio, 18:40
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La grande paura investe Partenope. «Prepariamo le cose da tenere pronte se dobbiamo uscire di casa stanotte – dice Stefania al marito, in zona ospedaliera –. Se succede il peggio ce ne andiamo a dormire in macchina». Sono le 21:50. La terza scossa è arrivata da tre minuti e lo stesso dialogo si ripete in migliaia di appartamenti del capoluogo. Non solo la zona flegrea e l’area Ovest: tutta Napoli ha tremato forte, questa volta. E in diverse zone della città la memoria è tornata indietro di decenni, al terrore del terremoto del 1980. Il sindaco Gaetano Manfredi ha sentito il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio per un punto della situazione.


Gente in strada da Bagnoli alla Sanità e social cittadini invasi dallo spavento e dalla preoccupazione. L’asfalto del centro e dei quartieri residenziali si è mosso varie volte, a partire dalle 19.51 (magnitudo 3.5). Poi alle 20.10 (magnitudo 4.4, la scossa più pesante) e quindi alle 21:46 (3.9), a causa dello sciame sismico con epicentro nella zona della Solfatara. Nessun danno grave attualmente registrato, dicono dal Comando dei Vigili del Fuoco di Napoli. Palazzi, pavimenti, finestre, lampadari e tavoli hanno tremato però ovunque: dalla zona collinare al Centro direzionale. Migliaia di residenti sparsi per la città hanno lasciato i piani alti, per qualche minuto, subito dopo la seconda e la terza scossa. Tra le più pesanti degli ultimi 40 anni, come testimoniato dal video del supermercato di Pianura, dai cui scaffali è piovuto di tutto.

Chiusa per controlli e precauzioni anche la linea 2, la metro che passa da piazzale Tecchio e arriva nel cuore di Napoli attraversando da Mergellina. Verifiche attivate, come da prassi, anche alla linea 1. Oggi scuole chiuse tra Fuorigrotta, Bagnoli, Pianura e Soccavo: off-limits, in sostanza, tutti gli istituti della nona e della decima municipalità, sempre per portare avanti monitoraggi sullo stato dei luoghi. Recintato un palazzo a via Diocleziano, per una fuga di gas, i pompieri - intervenuti tempestivamente sul posto - non escludono che il fatto sia da collegare allo sciame sismico. 

Trema tutto.

Seminato il panico, soprattutto tra alle 20:10 e alle 21:46. Insediato il Coc (centro operativo comunale), in campo Vigili del Fuoco, Protezione Civile e volontari. Ai piani alti dei palazzi si balla. Migliaia di napoletani in strada a Bagnoli, da via Napoli a Coroglio. C’è chi dorme in auto. La periferia occidentale è la più bersagliata dalle scosse. La triste novità dello sciame sismico di ieri sera, però, ha portato la grande paura anche nel cuore della Napoli invasa dai turisti. Tanti scendono in strada, dai Decumani alla Sanità, da Capodimonte al Vomero e fino a Chiaiano. Tremano i tavoli dei ristoranti, pieni anche il lunedì sera di vacanzieri da ogni parte del mondo. «Ho riprovato la stessa sensazione di quando ero piccola», sospira la signora Teresa, ai Vergini, nella Sanità. «Mettiamo in valigia i pigiami per i bambini», dice Francesco da via Cilea, mentre infila il trolley in macchina «per prudenza». Lo sciame sismico di ieri sera ha esteso a oltre un milione di abitanti non solo le scosse, ma anche la paura con cui convivono da mesi gli abitanti della zona flegrea. «Ora che il terremoto ha invaso tutta la città, vogliamo chiarezza», sbotta Nunzio, spaventatissimo, nei pressi della Toscanella. 

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Centinaia di segnalazioni arrivate ai pompieri – spiegano dal Comando dei Vigili del Fuoco di Napoli – in particolare da Bagnoli-Fuorigrotta-Pianura, ma qualcuna anche dal centro della città. Cinque squadre di pompieri in campo (una trentina di uomini nel capoluogo). Le indagini sulla stabilità degli edifici sono proseguite per tutta la notte, via Diocleziano compresa. «Chiudiamo le scuole della nona e della decima municipalità per prudenza – spiega l’assessore comunale Edoardo Cosenza –. Lo facciamo per tranquillizzare la cittadinanza. La paura è stata grande. Le azioni sismiche sono state grandi nella zona della Solfatara, ma con forti attenuazioni, come sempre accade in questi terremoti. Non ci aspettiamo gravi danni, ma bisogna essere prudenti e fare tutte le verifiche del caso. Controlli notturni anche alla metropolitana di linea 1, ma non abbiamo avuto nessuna segnalazione a riguardo». 
Il consigliere Nino Simeone ha chiesto d’urgenza l’anticipazione della riunione della commissione Protezione Civile del consiglio comunale, inizialmente prevista per lunedì prossimo. Si chiederà di pubblicizzare meglio alla popolazione cosa fare in caso di sisma. Al momento, le procedure del piano generale di emergenza del Comune di Napoli si possono leggere sul sito di Palazzo San Giacomo e su quello della Protezione Civile nazionale. 

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