La richiesta dell'amministratore dell'Aversana Petroli è stata dichiarata «innammissibile» dal giudice Luigia Stravino del Tribunale civile di Napoli. «Questa sentenza - spiega l'avvocato Marino Maffei, difensore dell'editore e degli autori del volume - ha il merito di aver riconosciuto il legittimo esercizio del diritto di cronaca. Affermando, come abbiamo sempre sostenuto, che i nove giornalisti hanno ottemperato ai principi di verità (anche putativa), continenza e pertinenza, espressamente richiesti dalla legge per chi fa cronaca».
«La sentenza - dice Pietro Valente, presidente della casa editrice Cento Autori, che ha edito il volume - è innanzitutto un riconoscimento al coraggio e alla serietà di un gruppo di giornalisti, che senza remore né censure hanno operato uno straordinario lavoro di ricostruzione storica e politica di un pezzo di potere in Campania. Ma è anche la prova provata che intimidazioni e minacce non fermano il percorso della verità e della giustizia».
«Il provvedimento del giudice Fabio Magistro - sottolinea il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli - è una grande vittoria per la libertà di espressione e di informazione nel nostro Paese.
A questo punto è necessario che il Parlamento intervenga al più presto contro le querele temerarie che sono una insopportabile forma di intimidazione nei confronti dei giornalisti».