Napoli: ospedale semivuoto, paziente ​in attesa per un'ora e mezza

Disagi e proteste al Fatebenefratelli: gli altri nosocomi erano tutti saturi

Ambulanze nel Fatebenefratelli
Ambulanze nel Fatebenefratelli
di Ettore Mautone
Domenica 8 Ottobre 2023, 23:05 - Ultimo agg. 10 Ottobre, 16:52
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Un weekend infernale, quello appena trascorso, per la rete dell’emergenza e urgenza in città: nei principali pronto soccorso della Asl Napoli 1, al Cardarelli e al Cto, si è registrato il solito pienone dei fine settimana con il tutto esaurito anche per i posti ricavati in barella. Nella giornata di ieri la ricettività per le chiamate del 118, in alcune ore, è stata dunque limitata al San Paolo a Ovest, il Pellegrini al centro con l’aggiunta del lavoro degli ospedali classificati Betania a est e il Fatebenefratelli sulla collina di Posillipo. Questi ultimi due sono rispettivamente un Dea di I livello (pronto soccorso di media complessità) e un Pronto soccorso attivo (ossia dotato di una risposta di base).

Proprio la prima linea del presidio di via Manzoni, nella tarda mattinata di ieri, è stata costretta a fronteggiare contemporaneamente due codici gialli. Tra questi un paziente di Barra, colpito da una sincope cardiovascolare e classificato dalla centrale operativa del 118 con codice rosso e poi riclassificato in giallo (urgenza seria suscettibile di evolvere in una situazione più grave di immediato pericolo di vita) che ha atteso un’ora e mezza prima di essere trattato. 

«Alle 13,26 l’equipaggio 118 di Ponticelli è stato allertato per perdita di coscienza (poi rilevata sincope di tipo cardiovascolare) in un paziente residente a Barra - racconta Manuel Ruggiero a capo dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate - è stato soccorso e trasportato al Fatebenefratelli in quanto la centrale operativa ha avvertito della temporanea saturazione della ricettività dell’Ospedale del Mare, Cto e Cardarelli».

Alle 13,59 l’ambulanza di Ponticelli parte dunque alla volta del presidio di Posillipo e vi giunge alle 14,21. Viene tuttavia messa in attesa dal personale del pronto soccorso nonostante (come affermato dal team 118) vi fossero barelle libere all’interno delle sale visita». 

Al paziente e al team dell’ambulanza medicalizzata (una delle poche in città) è toccata un’attesa di un’ora e mezza nonostante l’ospedale fosse semideserto con una sola ambulanza della rete del 118 nel piazzale e un secondo mezzo di trasporto di proprietà dell’ospedale. Un’attesa che sarebbe dovuta alla presenza di un solo medico di guardia in pronto soccorso che in quel momento doveva fronteggiare un altro codice giallo e alcune chiamate dai reparti interni come appurato dalla direzione sanitaria. «È inammissibile che una delle cinque ambulanze medicalizzate in città stia ferma in attesa di una barella libera in un ospedale» conclude Ruggiero. Alle 15,50 il paziente ha comunque avuto accesso alla sala visite ed è stato trattato con la consulenza specialistica che per le sincopi vede il Fatebenefratelli dotato di competenze idonee alle cure. 

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Accessi record in pronto soccorso anche al San Paolo negli ultimi giorni, aumentati del 30% rispetto al mese precedente con qualche malato Covid positivo in pazienti fragili che dopo 48 ore sono dimessi a seguito di opportuno monitoraggio ed idratazione. Al presidio di Fuorigrotta trattati anche diversi incidenti fortunatamente non mortali. Anche al Pellegrini accessi più alti della media da più di una settimana con punte di 230-240 malati al giorno che varano la prima linea che raramente si sono visti negli ultimi mesi. Casi da mettere in relazione all’accentuarsi dei malati stagionali, la crescita delle infezioni respiratorie da Covid nei fragili, l’aumento dei traumi da incidenti e punte anomale di accidenti cardiovascolari, ictus e infarti che stanno mettendo a dura prova una rete dell’emergenza che continua ad operare orfana di strutture come il San Giovanni Bosco e il Loreto che limitano la propria attività ai trasferimenti secondari da altri presidi della Asl a causa delle note carenze di personale. 

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