Quarant'anni dopo Ponticelli celebra la memoria di Nunzia e Barbara, le due giovanissime vittime di quello che è passato alle cronache come il “massacro di Ponticelli”. Il fatto è avvenuto nel 1983 nel popoloso quartiere della zona orientale di Napoli dove, ben presto, ci sarà una piazza intitolata proprio alle bambine vittime di violenza e brutalmente ammazzate.
Lo spazio da dedicare a Nunzia Munizzi e Barbara Sellini è tra via Louis Armstrong e via Walt Disney, nel cuore del rione Incis, zona di Ponticelli dove hanno vissuto le piccine. A volerlo sono stati i consiglieri della Municipalità di Napoli Est che oggi hanno dato il parere favorevole alla proposta di intitolazione. A ben vedere, il lavoro è iniziato un anno fa quando la prima commissione municipale ha elaborato la proposta che è stata approvata dal Consiglio della VI Municipalità il 27 luglio 2022.
La storia di Nunzia e Barbara è, già da tempo, un caso nazionale. La commissione parlamentare antimafia ha approfondito la vicenda giudiziaria che ha visto condannate tre persone - Ciro Imperante, Giuseppe La Rocca e Luigi Schiavo - che si sono sempre dichiarate innocenti rispetto ai reati contestati. Non meno incisivo il lavoro che ha portato alle inchieste giornalistiche, come quella della cronista Giuliana Covella, e gli approfondimenti de Le Iene e di Sky attraverso la recente docu-serie.
Il dubbio che siano stati commessi errori nella scelta delle condanne è condiviso da migliaia di persone ancora oggi. Molte sono quelle che hanno aderito alla petizione online lanciata da Giulio Golia, l'inviato della nota trasmissione televisiva, con cui è stata chiesta la revisione del processo. A distanza di tempo anche la magistratura intende vederci chiaro: infatti, come racconta Leandro Del Gaudio oggi su Il Mattino, la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per le opportune verifiche.
A distanza di anni c'è chi non vuole dimenticare la storia e quanto subito dalle due bambine. Presto il loro nome sarà inciso su una targa che renderà memoria alle loro vite che ritornano, oltre che nella cronaca giudiziaria e non, anche nei ricordi di tantissime persone di Ponticelli.