Napoli, altri alberi abbattuti a Posillipo: aperta inchiesta sul crollo del pino

Il taglio necessario per motivi di sicurezza: tronchi attaccati da un parassita killer

Il pino caduto in via Tito Lucrezio Caro
Il pino caduto in via Tito Lucrezio Caro
di Dario De Martino
Domenica 21 Maggio 2023, 00:02 - Ultimo agg. 17:52
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Non si ferma la strage di alberi a Posillipo. Altre cinque piante sono state abbattute nelle ultime quarantotto ore. Quattro lecci in viale Virgilio: due venerdì e due ieri. E un pino, invece, in via Tito Lucrezio Caro, a pochi passi dal luogo in cui una settimana fa un altro albero è crollato distruggendo un furgone parcheggiato nelle strisce blu. A confermare gli abbattimenti è lo stesso assessorato al Verde del Comune di Napoli guidato dall’assessore Vincenzo Santagada. L’operazione si è resa necessaria per motivi di sicurezza. Gli alberi erano infestati da «forti attacchi di parassiti», come spiega lo stesso assessore. D’altronde anche l’albero crollato la scorsa settimana era destinatario di un provvedimento di abbattimento perché vittima di un consiste attacco alla chioma della cocciniglia «Toumeyella parvicornis», il parassita killer tra i responsabili delle stragi. In quel caso, però, l’albero è crollato prima dell’intervento di abbattimento.

E solo per questione di buona sorte non ci sono stati feriti. Il maltempo che continua a imperversare sulla città, però, ha reso necessario incrementare le ispezioni e i controlli sullo stato di salute degli alberi posillipini. Si è arrivati così alla decisione di chiudere, nella giornata di giovedì, viale Virgilio per l’allarme di due tronchi in bilico. Le successive verifiche hanno portato all’abbattimento di quattro alberi nella strada che porta al Virgiliano e alla successiva riapertura della strada. Altri interventi di messa in sicurezza sono stati effettuati con il tagli di rami secchi e ammalorati. Nella giornata di ieri, inoltre, i parchi erano già rimasti chiusi come sempre quando la protezione civile dirama un bollettino di allerta meteo. 

L’abbattimento di un albero non è mai una decisione presa a cuor leggero.

Ma, spiega l’assessore Santagada, «in questo caso il sacrificio è meno doloroso perché gli alberi dovranno comunque essere sostituiti». Ancora incerti, però, i tempi. «È inaccettabile che dopo un anno di discussioni con la Soprintendenza non si riesca ancora a definire quali alberi debbano essere ripiantumati», aveva tuonato nei giorni scorsi il sindaco Gaetano Manfredi dopo il crollo del pino in via Tito Lucrezio Caro. 

 

L’assessore Santagada annuncia che la prossima settimana alla Soprintendenza sarà inviata la relazione tecnica elaborata dal tavolo di esperti messo su ad hoc dal Comune: «Dovrebbe essere pronta lunedì». Nel report saranno indicate le specie di alberi che l’amministrazione vorrebbe piantare al posto dei pini. «Ciò che è certo è che si tratterà di specie autoctone che garantiscono la biodiversità», puntualizza l’assessore. Dalla Soprintendenza dovrà poi arrivare l’autorizzazione a sostituire i pini con i nuovi alberi. Il vincolo paesaggistico vigente su Posillipo, infatti, consente soltanto la sostituzione di alberi con altri della stessa specie. Per cambiare c’è bisogno dell’ok della Soprintendenza che il Comune attende. «Il confronto avviene in armonia», assicura comunque l’assessore Santagada. 

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Intanto sulla vicenda degli alberi crollati è stato aperto un fascicolo in Procura. L’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte punta a verificare le cause del crollo di via Tito Lucrezio Caro e quello di piazza Cavour dello scorso 17 gennaio. Oltre alle cause dei crolli, obiettivo dell’indagine è anche capire perché non ci fosse nessun tipo di segnalazione di pericolo visto che, come nel caso di via Tito Lucrezio Caro, il pericolo era già noto, tanto da essere pronto l’abbattimento. Ieri, infine, si è registrata un’altra brutta notizia per quanto riguarda gli alberi, segnalata dal deputato Francesco Emilio Borrelli: a Barra ignoti hanno cercato di sradicare da un’aiuola un bellissimo ulivo appena piantato all’interno di una rotonda. Solo grazie all’intervento della vigilanza privata, in servizio presso un cantiere lì nei pressi, i malviventi non sono riusciti a mettere a segno il colpo. Sul fronte dei controlli arriva anche però qualche buona notizia: grazie al concorsone per il Comune dal primo giugno Palazzo San Giacomo avrà a disposizione otto agronomi. Circostanza che fa molto felice l’assessore Santagada che fino ad ora ha potuto lavorare con un solo agronomo a disposizione in organico. Intanto l’assessorato è a lavoro anche per stringere una collaborazione con il dipartimento di Agraria della Federico II. 

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