Napoli, ancora sfregi alla scacchiera del campanile della Pietrasanta

Tornano le orribili scritte realizzate con le bombolette spray

Lo sfregio al campanile della Pietrasanta
Lo sfregio al campanile della Pietrasanta
di Antonio Folle
Sabato 27 Gennaio 2024, 17:46 - Ultimo agg. 18:03
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Lo scorso 18 gennaio l'approvazione in Parlamento della "legge eco-vandali", testo che prevede pesanti sanzioni penali e pecuniarie contro chi si rende responsabile di atti vandalici ai danni dei monumenti italiani, aveva destato pressochè unanime approvazione nel Paese. Da diverso tempo, con il moltiplicarsi degli attacchi al patrimonio storico-culturale italiano, si rendeva necessario un "giro di vite" contro i vandali che deturpano i monumenti agendo quasi totalmente indisturbati. La legge, approvata soprattutto per dare una risposta dello Stato ai numerosi raid messi a segno dagli attivisti di Ultima Generazione, ha lo scopo di tutelare non solo i grandi monumenti, ma anche il patrimonio delle città, troppo spesso bistrattato e dimenticato dai suoi stessi abitanti.

Ne sa qualcosa lo storico campanile della Pietrasanta, una preziosa testimonianza storica dell'XI secolo, contro il quale in questi mesi si sta scatenando la più classica - e terribile - teoria delle finestre rotte. Nonostante i continui interventi di pulizia realizzati in risposta ai numerosissimi raid vandalici di cui è vittima il basamento del campanile, ancora oggi la struttura si presenta "sfregiata" dalle orribili scritte realizzate con le bombolette spray.

E non basta: in questi giorni sono state segnalate nuove scritte che vanno ad aggiungersi a quelle già presenti dal 2022 e che aspettavano solo di essere finalmente rimosse.

Uno sfregio che si unisce agli altri sfregi realizzati in barba ad una legge che oggi, finalmente, prevede pene dure contro i vandali ma che, però, come testimonia il caso del campanile della Pietrasanta, risulta essere di difficile attuazione. E da questo punto di vista risulta quantomeno oscuro un dato: il centro storico Unesco è - o almeno dovrebbe essere - potentemente videosorvegliato oltre che fortemente congestionato a qualsiasi ora del giorno e della notte. In molti si chiedono come sia stato possibile per i vandali agire indisturbati in un luogo centralissimo della città senza "incappare" in qualche controllo da parte delle forze dell'ordine. E da questo punto di vista i nuovi imbratti ai danni dell'imponente campanile romanico testimoniano come non basti approvare una legge per ottenere un deterrente efficace contro chi, con comportamenti irresponsabili, mette a rischio un patrimonio storico-culturale di immenso valore.

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Da qualche giorno, nella vicina piazza del Gesù, i volontari di Angeli del Bello guidati da Francesco Muzio stanno intervenendo per la rimozione dei graffiti realizzati sulla Guglia dell'Immacolata, anch'essa deturpata da scritte realizzate con pennarelli indelebili e bombolette. A giorni, come assicurano i volontari, dovrebbero arrivare i permessi della Sovrintendenza e della Curia per un analogo intervento anche sul campanile della Pietrasanta. 

 

«Siamo alle solite - spiega Giuseppe Serroni dell'associazione I Sedili di Napoli - tre interventi fatti. Siamo in attesa dell' autorizzazione della Curia che è proprietaria della Cappella Pontano. Già abbiamo sicuramente l'ok della Sovrintendenza e provvederemo anche a questa ennesima pulizia. L'intervento di pulizia sarà concluso con la posa di uno speciale anti-graffiti, più resistente nel tempo. Il problema è anche di educazione alla cura del nello. Questa - prosegue Serroni - è una delle principali iniziative di Angeli del Bello Napoli che si sta realizzando nelle scuole ma è una prospettiva a lungo termine, vista l' età scolastica. Per rimediare oggi, subito, purtroppo c'è bisogno di prevenzione ma anche di intervento punitivi veloci ed efficaci. Confidiamo nella rapida applicazione del Piano di Gestione del Sito Unesco».

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