Spiagge, a Napoli la guerra dei lettini: «Dagli abusivi sconti-truffa»

Tariffe di 5 euro contro i 15-20 dei gestori privati. Il Sib: «Troppi furbetti, servono maggiori controlli»

Bagnanti a Posillipo
Bagnanti a Posillipo
di Gennaro Di Biase
Lunedì 12 Giugno 2023, 00:00 - Ultimo agg. 14 Giugno, 07:15
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Il mare di Napoli tra spiagge a numero chiuso e caro prezzi negli stabilimenti balneari. In questo scenario godono gli abusivi, che fanno affari nelle fette di spiaggia non date in concessione o non regolate da norme specifiche: da Coroglio a Marechiaro, passando per Mergellina e San Giovanni a Teduccio. Già da qualche giorno, Palazzo San Giacomo - l’assessore con delega al Mare è Edoardo Cosenza - ha confermato il numero chiuso e la prenotazione online per spiaggia delle Monache, Gaiola e Palazzo Donn’Anna. Ai gestori dei lidi la scelta è piaciuta, anche in funzione della «sicurezza dei bagnanti», ma su tutto - e anche sul proliferare dei lettini e degli ombrelloni abusivi - grava un gap strutturale tra la domanda e l’offerta che la città può offrire riguardo al mare. Oltre un milione di abitanti e un boom turistico da capogiro, da un lato. Poche spiagge, spesso piccole o non balneabili dall’altro. 

Ecco perché, per larghi tratti di costa, il mare non bagna Napoli. O, quantomeno, non bagna i napoletani. In questa estate 2023, il mare partenopeo è un puzzle fatto di diritti e sicurezza, indotto e voglia di libertà. E a complicarlo ci sono gli abusivi, che ci si incastrano senza sforzo anche quest’anno. Chi abita nelle zone delle spiagge a Est o a Ovest, a Posillipo come sul lungomare, parla addirittura di «concorrenza sleale da parte degli abusivi nei confronti dei balneari in regola». A Marechiaro o a Coroglio, infatti, un lettino “selvaggio” costa intorno ai «5 euro», meno della metà rispetto a quelli di uno stabilimento autorizzato «dai prezzi popolari, che si aggirano nei migliori dei casi tra i 10 e i 12 euro». Solo tra lo Scoglione e il Palazzo degli Spiriti a Marechiaro, insistono circa «150 lettini abusivi», al prezzo fisso sopraindicato. Tecnicamente, infatti, manca il permesso per allestirli in quelle zone. Stesso discorso vale per Coroglio, frequentatissima ma non balneabile. E per San Giovanni a Teduccio. Scenario un po’ diverso al Mappatella Beach sul lungomare, dove l’accesso dei bagnanti è free e l’acqua è praticabile. 

Cinque euro contro 15 per un lettino. Ma nei lidi si arriva anche a 20, più altri 10 euro per l’ombrellone, a seconda dei servizi. Questa la differenza di prezzo tra strutture autorizzate e gli abusivi del mare. Gli stabilimenti, inoltre, devono fronteggiare carovita e aumento della pressione fiscale. A parlarne è Mario Morra, titolare del Bagno Elena e rappresentante di Sib Napoli: «Visto il clima non eccezionale, la stagione non è ancora iniziata come vorrebbero gli utenti - argomenta - Troviamo positivo che non ci siano stati particolari rincari, nonostante un aumento del 25% delle tariffe demaniali: le strutture dovranno spendere quest’anno migliaia di euro in più. Sono aumentati anche i costi. Mediamente pagavo 4mila euro al mese di elettricità, oggi mi ritrovo a pagare anche 16mila euro al mese. Sono d’accordo con il numero chiuso: anche se liberassimo tutti gli spazi in concessione, una città con un milione di abitanti non offrirebbe comunque spazio per tutti. Va rispettata la sicurezza dei bagnanti: siamo in una zona a rischio idrogeologico. Se si dovesse evacuare uno stabilimento in un’area come questa compresa tra Palazzo Donn’Anna e spiaggia delle Monache, il numero di persone presenti dovrebbe essere ragionevole. I nostri prezzi sono uguali al ‘22: 20 euro per il privèe, 15 in spiaggia, più l’ombrellone a 10 euro. L’aumento lieve c’è stato sugli asciugamani, quest’anno a pagamento: la lavanderia, che lavora a gas e corrente, ha aumentato i prezzi. Da noi affittare un asciugamano costa 2 euro. Un prezzo ragionevole».  Passando alle regole, ricapitoliamo la situazione delle spiagge a numero chiuso di Posillipo. Il sito di riferimento è www.spiaggelibere.it, attivato dal Comune nei giorni scorsi. Collegandosi a quest’indirizzo si prenota, per il giorno successivo, l’ingresso alle spiagge di Donn’Anna (25 accessi dal Bagno Elena e 25 dal Bagno Ideal) e delle Monache (450 accessi dal Bagno Sirene). Si entra dai lidi sopraindicati, di cui si possono usare i servizi. Lo stesso utente può prenotare un massimo di 3 volte a settimana. I numeri - come spiegato dal Comune - rispettano i criteri di sicurezza e sono leggermente aumentati rispetto al ‘22. E proprio la sicurezza è uno dei temi più dibattuti, dopo le scene da Far West in spiaggia tra babygang dell’estate scorsa. «Siamo preoccupati per le babygang - spiegano dall’Associazione Borgo Marechiaro - Le tensioni ci sono.
Ringraziamo la polizia municipale, protagonista ieri di un inseguimento che si è concluso in mare. Servono più controlli di tutte le forze dell’ordine, così da prevenire le violenze del ’22».

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