Ponticelli, l'area cani come una savana: spazio negato a nove anni dal progetto

Ponticelli, l'area cani come una savana: spazio negato a nove anni dal progetto
di Alessandro Bottone
Lunedì 3 Agosto 2020, 13:25
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A distanza di ben nove anni l'area sgambamento per cani nel quartiere Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, è ancora un sogno per tanti. Lo spazio, all'interno del parco comunale fratelli De Filippo, è oggi ridotto a sterpaglie dopo che il Comune di Napoli ha speso migliaia di euro per recintarlo e attrezzarlo.

Una storia lunga e travagliata. Nel 2011 si decide la realizzazione di uno spazio da dedicare esclusivamente ai cani. All'epoca il parco era particolarmente abbandonato e più volte preso di mira da vandali e delinquenti. Dunque attrezzare lo spazio sarebbe stata una delle occasioni per recuperare il bene pubblico e restituirlo ai cittadini. Nel 2012 gli interventi sono affidati a una ditta con sede in San Giorgio a Cremano. Passa molto tempo - non mesi ma anni - e si arriva al 2017. La ditta rileva «talune criticità e interferenze, causa di impedimenti per l'avvio dei lavori». Emerge la necessità di una variante che sarà approvata proprio nel 2017 per ulteriori 4.545 euro rispetto ai 35mila previsti inizialmente per i lavori. Spazio consegnato a febbraio 2018 e lavori realizzati nelle settimane successive. Ma emerge una ulteriore esigenza: quella di separare l'area cani dagli orti che nel frattempo sono stati realizzati nel parco pubblico di Napoli Est. In pratica occorrono «opere complementari ed aggiuntive» per estendere la recinzione in metallo. Altri 1.042 euro.
 
 

Dopo cento giorni di lavori si arriva alla primavera del 2018: l'area è pronta. Il 4 maggio dello stesso anno il direttore dei lavori certifica l'ultimazione degli interventi e «che tutte le lavorazioni previste [...] sono state eseguite ed in conformità alle prescrizioni contrattuali». Installati fontanella, panchine, dispenser per bustine, cestini. L'area ha una zona filtro per impedire la fuoriuscita dei quadrupedi direttamente in strada.

Da allora è tutto fermo. L'erba è cresciuta rigogliosa e lo spazio assomiglia a una savana da documentari. Diversi metri di recinzione in metallo sono stati distrutti dal crollo di un pesante albero. Inutilizzabile e inutile per lo scopo per cui è stata realizzata, occorreranno altri interventi dopo nove anni di attesa e oltre 37mila euro già spesi da Palazzo San Giacomo, ovvero dai napoletani. Un servizio negato ai residenti ma soprattutto agli amici a quattro zampe.

Uno dei problemi sembra essere legato alla ordinaria pulizia e manutenzione dell'enorme area. Si tratta di oltre 5mila metri quadrati di verde da tenere in condizioni ottimali in termini di igiene e decoro specie per la presenza costante di animali.
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