Il Calcio popolare è il movimento sportivo che nel mondo è contrario al business del calcio moderno ed è basato su ideali antirazzisti e antifascisti; il Quartograd è la squadra che ha raggiunto con l'ultima promozione il massimo risultato sportivo in Italia. «La nostra e' una squadra di appassionati del pallone dove tutti, compreso Maradona junior, l'unico dei giocatori proveniente dal mondo dei professionisti - spiega Secone - concorrono ai costi di gestione rinunciando, a partire dai giocatori, finanche agli ingaggi e ai rimborsi spese». «Ci hanno tirato in ballo nel tentativo di infangare il sindaco Capuozzo - aggiunge Secone - coinvolgendo artatamente la nostra squadra nella bufera politica e camorristica che in questi giorni sta coinvolgendo Quarto e il consiglio comunale, ma noi siamo del tutto estranei alla vicenda. Anzi per quanto ci riguarda non c'e' nessuna vicenda. Non ci siamo imposti e non siamo ricorsi a nessun »padrino« per ottenere la gestione dello stadio comunale, che non è stata ancora assegnata. Anzi ci siamo fatti promotori di numerosi incontri tecnici al comune proprio per chiedere di rendere agibile al 100 per cento l'unico stadio di Quarto al fine di condividerlo con tutte le altre realtà sportive del territorio».
Dopo il fallimento della Nuova Quarto Calcio, la squadra nota per essere stata sottratta ai clan di camorra e per essere stata sostenuta anche dai magistrati della Dda di Napoli e dalla nazionale di Cesare Prandelli, il campo era stato abbandonato. «Non abbiamo cacciato nessuno - ricorda Secone - Abbiamo trovato una struttura saccheggiata e danneggiata sulla quale pendevano anche arretrati non pagati relativi a bollette elettriche e idriche.
Ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo ripristinato i cavi dell'impianto di illuminazione, abbiamo comprato un gruppo elettrogeno per garantire energia e acqua calda e abbiamo cercato di coinvolgere il maggior numero di persone e società sportive. Se oggi è possibile ospitare attività sportive nello stadio - conclude Secone - è solo grazie a questo impegno di decine di nostri sostenitori che lo hanno fatto solo perché credono nella rinascita civile di questa terra».