«Dammi gioielli e soldi, riavrai il fidanzato», il rito della santona arrestata a Giugliano

A Varcaturo la truffa della sensitiva di Quarto. Denunciata si scatena con le minacce

La seduta di una santona
La seduta di una santona
di Cristina Liguori
Martedì 9 Aprile 2024, 23:45 - Ultimo agg. 10 Aprile, 10:53
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L’aveva ingannata raccontandole di riti esoterici purificatori e fingendosi una sensitiva in grado di portarle via tutta la negatività che le si era accumulata addosso a causa di una rottura con il suo fidanzato. Così dopo averla raggirata e confuso la mente in un periodo delicato della sua vita, è riuscita a sottrarle denaro e effetti personali di grande valore. La vittima però superato il periodo difficile e resasi conto di essere stata truffata e raggirata ha denunciato la finta sensitiva rivelatasi poi una criminale e una truffatrice seriale.

Le indagini

Ad indagare sul caso i carabinieri di Varcaturo che hanno ricostruito l’intera vicenda grazie alla denuncia della povera vittima. La 53enne truffatrice di Quarto, Maria Vittoria Balzano, sotto il falso nome di Sara Diamante, le si sarebbe presentata mentre si trovava a lavoro.

Lasciata a pochi mesi dal matrimonio, la vittima si trovava infatti in un profondo stato di prostrazione. Una condizione che non sarà sfuggita alla truffatrice che le si è avvicinata presentandosi sotto falso nome e dicendo di essere una sensitiva. Così la vittima, trovandosi in uno stato di debolezza psicologica, comincia a confidarsi con la 53enne e tra loro iniziano fitte conversazioni su whatsapp. La sedicente sensitiva, avendo così raggiunto il suo obiettivo, a quel punto parla di riti esoterici purificatori fondamentali per liberarsi dalla negatività e utili per far tornare il fidanzato che l'avrebbe così condotta finalmente all'altare.

Per dare inizio alla purificazione però c’era bisogno di consegnare tutti i regali e oggetti preziosi considerati "negativi". Così sempre per indurre la vittima a collaborare le chiede di girare video della sua camera dove, appunto, vengono mostrati vari oggetti preziosi. Ed è cosi che la 53enne si fa consegnare occhiali da sole, gioielli, profumi, bracciali di notissime griffe e di grosso valore, più alcuni peluche insieme alla somma di 490 euro.

Ad un certo punto però nella mente della vittima sorge qualche dubbio e confidandosi con un’amica scopre che Sara Diamante non esiste e che la donna in realtà ha un altro nome. Così chiede alla truffatrice un confronto e soprattutto la restituzione dei beni. Le due si incontrano e decidono di parlare in macchina. Una passeggiata che si rivelerà fondamentale per la povera vittima.

Le due infatti vengono fermate ad un posto di blocco dei carabinieri e lì la donna rivela tutto ai militari. La truffatrice, dinanzi alle forze dell'ordine, dice che riconsegnerà tutto ma una volta salita in macchina non vuole più saperne e anzi comincia a minacciarla di morte: «Ti uccido. Io ho bruciato la macchina di una persona e accoltellato un uomo, stai attenta».

La giovane terrorizzata denuncia tutto ai carabinieri. I militari avviano le indagini e scoprono che la 53enne ha un passato criminale di non poco conto. Denunce per estorsione, calunnia, indebita percezione del reddito di cittadinanza, mutilazione fraudolenta della propria persona. Subito arrestata stavolta per truffa aggravata, tentata estorsione e calunnia. La «sensitiva», inoltre, quando ha saputo che la vittima l'avrebbe denunciata, l'ha querelata a sua volta per calunnia per evitare indagini e guai. Espediente che non ha funzionato.

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