Napoli, da Chi rom e... chi no il cesto sospeso per i meno abbienti a Scampia

Napoli, da Chi rom e... chi no il cesto sospeso per i meno abbienti a Scampia
di Giuliana Covella
Sabato 5 Dicembre 2020, 08:41 - Ultimo agg. 09:12
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A Scampìa arriva il cesto sospeso per Natale. Sull’onda di una tradizione che la città di Napoli ha diffuso in tutto il mondo con l’usanza del caffè sospeso, e nell’ultimo anno, della spesa sospesa l’associazione Chi rom e…chi no lancia l’idea in occasione delle festività. «In un momento così complesso non possiamo che attivarci in favore delle famiglie che vivono in condizioni di forte precarietà» - dichiarano i promotori dell’iniziativa. Già durante la prima fase del Covid l’associazione si è attivata insieme alla comunità di Scampia, dando vita alla BAM-Brigata di Appoggio Mutuo. Stavolta Chi rom e…chi no chiede supporto per il cesto natalizio solidale (non solo cibo, ma anche piccoli doni per la famiglia e per i bambini come giochi e libri) e la preparazione di pasti caldi da donare ai nuclei familiari di Scampia, rom e non rom, a ridosso e durante le festività natalizie.

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«Sappiamo che non sarà il nostro cesto a sollevare le sorti di queste persone, perché ciò che manca da sempre è un piano sociale e politico che non lasci nessuno indietro e sappia affrontare radicalmente il problema della povertà nel nostro quartiere e nei quartieri popolari di tutto il Paese. Il cesto sospeso, come il pasto caldo, vuole essere semplicemente una carezza, un abbraccio, un gesto di vicinanza alle famiglie del nostro quartiere», spiegano dall’associazione, che ha attivato una raccolta fondi su Buona Causa (https://buonacausa.org/cause/cesto-sospeso-per-il-natale-a-scampia).

Non solo cesto natalizio e pasto caldo sospeso, ma anche sostegno alle attività culturali per l’infanzia. In collaborazione con Mission Bambini, l’associazione ha infatti lanciato un’altra raccolta fondi per il sostegno alla Scuola Popolare di Scampia (https://attivati.missionbambini.org/projects/chi-rom-e-chi-no-per-guardiamo-al_futuro-it).

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Prosegue dunque la missione di Chi rom e…chi no, associazione che progetta e realizza laboratori per bambini, adolescenti e donne nelle scuole, nel campo rom, nei rioni e negli spazi pubblici di Scampia per contribuire allo sviluppo di percorsi di emancipazione sociale, personale e collettiva. La storia dell'associazione inizia dalla autocostruzione di una baracca con gli abitanti del campo rom informale di Scampia, la Scola Jungla, baluardo culturale contro discriminazioni e stereotipi. Dal 2014 inoltre Chi rom e…chi no ha dato vita al centro culturale e gastronomico Chikù e a La Kumpania, prima impresa sociale in Italia che coinvolge donne rom e italiane in un percorso di autodeterminazione attraverso il lavoro in cucina. Nel 2015 infine ha fondato l’Econido Bubamara, in collaborazione con la scuola Eugenio Montale di Scampia, asilo condiviso per bambine e bambini da 0 a 3 anni fondato sul metodo libertario, montessoriano e dell’educazione in natura.

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