Secondigliano, boss malato morto in carcere: l'avvocato annuncia esposti

Sei giorni fa era stata rigettata la richiesta della sostituzione della misura cautelare in carcere con una meno gravosa

Giacomo Maurizio “Iano” Ieni
Giacomo Maurizio “Iano” Ieni
Giovedì 18 Maggio 2023, 13:21 - Ultimo agg. 19 Maggio, 07:05
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Il boss Giacomo Maurizio “Iano” Ieni, 65 anni, ritenuto il reggente della cosca mafiosa catanese Pillera-Puntina, è morto ieri sera nel carcere campano di Secondigliano.

Era malato e detenuto in attesa di un'udienza davanti al gup di Catania nel procedimento nato dall'operazione “Consolazione”, nei confronti di sedici persone indagate, a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, estorsione e usura. Era stato arrestato dalla polizia nel gennaio 2022.

La notizia del decesso è stata confermata da uno dei suoi legali, l'avvocato Salvatore Silvestro, del foro di Messina, che ha annunciato la presentazione di esposti sulla morte del suo assistito.

Il penalista, il 6 maggio scorso, aveva chiesto al gip la sostituzione della misura cautelare in carcere con una meno gravosa per il suo assistito, sottolineando che «l'ulteriore repentino aggravamento del quadro clinico palesa in tutta la sua drammaticità l'impossibilità di fronteggiare le gravi patologie da cui l'imputato è affetto in ambiente carcerario, pur attrezzato di centro clinico».

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Il giudice per le indagini preliminari, condividendo il parere contrario della Procura, ha rigettato la richiesta sei giorni fa. La salma, secondo quanto riferito dall'avvocato Silvestro, è stata già trasferita al policlinico di Napoli.

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