Sei milioni di euro per la bonifica della bomba ecologica Cava Difesa

Sei milioni di euro per la bonifica della bomba ecologica Cava Difesa
di Nello Lauro
Sabato 5 Maggio 2018, 12:44
2 Minuti di Lettura
ROCCARAINOLA - Sei milioni di euro euro per la caratterizzazione di quattro ex discariche e la messa in sicurezza e la bonifica di una bomba ecologica nel Nolano. Sono i fondi stanziati dalla regione Campania per il piano di intervento strategico inserito nel patto per lo sviluppo che prevede una spesa complessiva di quasi 160 milioni di euro per 65 aree delle 5 province. Centomila euro per le ex discariche di Pirucchi e Iovino nel territorio di Palma Campania, altrettanti per Paenzano 1 e Paenzano 2 a Tufino, zona a ridosso dell'attuale Stir. Una delle somme più alte è per la caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica di Cava Difesa che si trova a Roccarainola. Un sito che faceva parte delle anomalie ambientali del dossier Miapi del ministero dell'Ambiente. Una bomba ecologica “certificata”: la cava è stata in passato oggetto di interrogazioni parlamentari, sequestri, analisi con una perizia della Procura della Repubblica di Nola lunga oltre 600 pagine e una relazione dell’allora commissariato di Governo per l’emergenza rifiuti. Fiumi di inchiostro con dati fin troppo chiari: “Falda inquinata - è scritto nella ultima relazione dell’Arpac – con la presenza  di ferro, nichel e manganese  e con concentrazioni elevatissime di metalli pesanti  come cadmio, cromo, piombo, rame e zinco”. “Le analisi sulle emissioni gassose hanno rilevato anche la presenza di gas di composizione, idrogeno, ossido di carbonio e componenti organiche quali xileni ed etilbenzene”. “Il sito – scrivono i tecnici - è fortemente inquinato e richiede un sollecito e radicale intervento di bonifica se non si vuole compromettere altre aree limitrofe e le falde della piana campana che hanno origine pochi metri più in alto”. Una situazione grave denunciata da anni attraverso le battaglie portate avanti da amministrazioni comunali e associazioni ambientaliste tra cui quella “Respiriamo Pulito” del presidente Gennaro Allocca. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA