Un sistema di cordicelle e reti per catturare uccelli direttamente dal proprio negozio animali. Lo aveva ideato una coppia di Carbonara di Nola, denunciata dai carabinieri dopo una segnalazione del movimento animalista Eital e del parlamentare cinquestelle Paolo Bernini.
I due avevano sistemato delle reti nel giardino alle spalle della loro attività commerciale, con un sistema di corde che consentiva loro di controllarle dal negozio: un impianto di cattura ben congegnato. Oltre l’impianto da uccellagione i carabinieri della compagnia di Nola guidati dal maggiore Michele Capurso hanno sequestrato anche una ventina di specie protette come lucherini e cardellini, oltre che una decina di cani di piccola taglia detenuti in box angusti e non idonei.
Ora sono in un rifugio di Acerra, in attesa di provvedimenti della Procura, mentre gli uccelli sio trovano in un ospedale veterinario a Napoli. Per la coppia denuncia a piede libero per furto di animali protetti a danno dello Stato, maltrattamento di animali e ricettazione
Rete-trappola scattava dal negozio di animali: ecologisti detective li beccano
di Francesco Gravetti
Mercoledì 3 Febbraio 2016, 17:45
- Ultimo agg. 17:56
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