Uccise la moglie, niente ergastolo per il custode di Marco Di Lauro

L’omicidio di Norina Matuozzo

Aula di Tribunale
Aula di Tribunale
di Leandro Del Gaudio
Martedì 11 Luglio 2023, 14:39 - Ultimo agg. 14 Luglio, 14:35
2 Minuti di Lettura

Niente ergastolo per l’omicidio di Norina Matuozzo. Lo ha stabilito poche ore fa, la terza corte di assise appello (presidente Vittorio Melito) al termine del secondo grado di giudizio, dopo un precedente provvedimento della cassazione che aveva annullato la condanna all’ergastolo inflitta all’imputato.

Oggi i giudici della terza assise appello si sono uniformati all’accoglimento delle richieste difensive, a proposito dell’assorbimento del reato di maltrattamenti nel reato di omicidio e all’assorbimento del reato di detenzione di arma in quello di porto di arma in luogo pubblico. Tamburrino è difeso dall’avvocato Domenico Esposito.  Niente ergastolo per un soggetto legato alla camorra di Secondigliano, ritenuto responsabile del femminicidio della propria compagna.

Ricordate come andarono o fatti? Siamo a marzo del 2019, quando Nora ribadisce al marito un concetto chiaro: non ha più intenzione di portare avanti la relazione, prendendo le distanze anche dalle scelte di vita di Salvatore Tamburrino, da sempre braccio destro di Marco Di Lauro, il famigerato F4, all’epoca latitante numero uno in Campania.

Tamburrino uccise Nora, madre dei loro due figli, per poi costituirsi. In quel momento, decise di confessare, rivelando il covo di via Scaglione del boss latitante, consentendo ai poliziotti di far scattare le manette ai polsi di Marco Di Lauro.

Quattro anni dopo, niente ergastolo per l’ex custode del boss, che decise di spegnere con la propria pistola il tentativo della compagna di sognare una vita lontana dalla camorra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA