Napoli, l'allarme dell'agronomo: «Disastro del verde al Vomero, presto una nuova invasione di insetti»

Napoli, l'allarme dell'agronomo: «Disastro del verde al Vomero, presto una nuova invasione di insetti»
di Antonio Folle
Martedì 9 Giugno 2020, 16:59 - Ultimo agg. 18:51
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Lo spettro di una nuova invasione di Tigidi del Platano, insetti originari dell'America del Nord che ormai da diversi anni infestano gli alberi di tutto il mondo, torna ad aleggiare sul quartiere Vomero. A causa della cronica carenza di fondi del Comune anche per quest'anno non sono stati effettuati gli interventi necessari a debellare le larve e, con l'arrivo del caldo estivo, i cittadini dovranno prepararsi ad una nuova e fastidiosissima invasione. 

Già lo scorso anno in molte aree del quartiere - dalla centralissima via Scarlatti a via Morghen - i cittadini avevano fatto sentire la loro voce contro il Comune e la Municipalità, chiedendo con forza interventi sulle altissime alberature che costellano il quartiere collinare. Appelli puntualmente caduti nel vuoto e persi nel continuo rimpallo di responsabilità da parte degli enti preposti.  

«Secondo la prassi - spiega Giuseppe Esposito, agronomo interpellato dal Comitato Gazebo Verde - devono essere effettuati due interventi all'anno per distruggere le colonie che infestano i platani. Purtroppo non sono stati effettuati interventi sulle chiome e sui fusti degli alberi e così dovremo aspettarci una nuova invasione presumibilmente tra luglio e settembre. Si poteva fare sicuramente qualcosa e da questo punto di vista l'Asl si era messa a disposizione, ma il Comune non ha le disponibilità economiche per effettuare gli interventi». 
 

A tenere banco, oltre allo spinoso problema delle invasioni di insetti, i mancati interventi di potatura degli alberi ad alto fusto del quartiere. Le chiome hanno invaso le strade - spesso arrivando ad altezza uomo - e in moltissimi casi arrivano a lambire le finestre e i balconi ai primi piani. Una problematica, quella dei mancati interventi di potatura, fortemente sentita non solo al Vomero, ma in tutta la città. Il rischio concreto è che i grossi fusti, sotto l'effetto di forti venti, possano spezzarsi e rovinare sui passanti che popolano il quartiere a qualsiasi ora del giorno.

«C'è un rischio molto forte legato alla tenuta degli alberi - prosegue Esposito - dal momento che le chiome non sono state sfoltite e rischiano di spezzare i rami. Per effettuare questo tipo di interventi sono necessarie attrezzature di cui il Comune non dispone e, in moltissimi casi, il compito di mettere in sicurezza gli alberi è demandato ai Vigili del Fuoco chiamati a intervenire quando un albero rischia di abbattersi sui cittadini, con tutte le nefaste conseguenze per gli stessi alberi che, molto spesso, a causa di capitozzature selvagge, resistono per qualche mese e poi muoiono».

Un episodio emblematico della problematica segnalata dai cittadini si è verificato qualche giorno fa proprio al Vomero, nella zona di via Morghen, dove un platano secolare è stato malamente capitozzato dai Vigili del Fuoco intervenuti per mettere in sicurezza la zona a causa di grossi rami che si stavano spezzando sotto l'effetto dei venti. 

«Per la caduta di un singolo ramo hanno praticamente ucciso un albero, portando via tutta la chioma e lasciandolo praticamente nudo - denuncia Maria Teresa Ercolanese del Comitato Gazebo Verde - e condannandolo a morte. Sono anni che chiediamo al Comune di intervenire sugli alberi ad alto fusto ma, nella migliore delle ipotesi, ci viene risposto che non ci sono fondi a sufficienza per intervenire sugli alberi. Una situazione assurda che dimostra come per questa amministrazione il verde sia più un problema che una risorsa. Per la questione degli insetti - prosegue l'attivista - abbiamo mandato più esposti agli uffici preposti. Ci anno risposto che non si può intervenire perchè mancano i fondi e così ci troveremo tra non molto a fare di nuovo i conti con gli insetti che pioveranno dai platani. Continuiamo a chiederci - l'affondo di Maria Teresa Ercolanese - che fine abbiano fatto i cinque milioni di euro più volte sbandierati dal Comune per la manutenzione degli alberi. Noi pretendiamo che si investano quei fondi per intervenire sugli alberi già esistenti - conclude - perchè francamente alla storia che il Comune pianterà nuove essenze arboree ci crediamo poco e la cosa migliore che possono fare è impedire che il nostro quartiere faccia la fine di Posillipo, dove gli alberi sono stati praticamente tutti distrutti». 
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