Napoli, voragine riempita al Vomero: ma gli sfollati sono ancora in strada

L’ira dei residenti: «Sistemano il dissesto ma non ci fanno tornare alla normalità»

Napoli, voragine riempita al Vomero
Napoli, voragine riempita al Vomero
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Venerdì 15 Marzo 2024, 23:28 - Ultimo agg. 17 Marzo, 08:52
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La voragine di via Morghen è riempita del tutto, i lavori sulla strada procedono con celerità e viene celebrata la rapidità dell’intervento che consentirà di riaprire al traffico entro Pasqua, come promesso. Ma all’entusiasmo per i lavori stradali fa da contraltare la disperazione degli sfollati dell’edificio che ha subìto i danni della voragine: «Il Comune accelera per rimettere in sesto una via, ma non c’è stato un solo passo da parte dell’amministrazione per aiutarci a rientrare nelle nostre case», spiega Raffaele Visco che dal 21 di febbraio è ospite da parenti a Villaricca e non sa quando potrà tornare a dormire nel suo letto a via Morghen. Visco è uno dei fortunati che hanno ottenuto ospitalità, molte altre delle 24 famiglie sono state costrette a trovare alloggio presso B&B della zona, nessuno sa quando potrà tornare a casa.

L’emergenza principale, quella degli sfollati, è legata allo svuotamento da fango e liquami delle abitazioni sottoposte dell’edificio colpito, quelle che affacciano su via Solimena e che, a più riprese, sono state travolte da fiumi di fango, acqua di fogna e colate di cemento gettate per riempire la voragine.

Bisogna svuotarle per consentire l’accesso ai tecnici che devono decidere se restituire l’agibilità all’edificio. Finché non entreranno i tecnici, l’agibilità resta un miraggio. Ma quando potranno entrare i tecnici? «Non lo sappiamo ancora. Il lavoro è lunghissimo», sospira Visco.

C’è una ditta che lavora da settimane per svuotare quei locali. Tutto a spese degli sfollati, perché il Comune dice che non vuol saperne di offrire un aiuto: attualmente le persone che hanno lasciato le loro case da quasi un mese, hanno già versato 100mila euro per rimuovere fango e detriti: quando sembra che il lavoro sia giunto quasi al termine, arriva una nuova emergenza e il lavoro riparte da zero, senza che nessun ente pubblico si faccia carico dell’emergenza.

Dopo il primo impatto violento dell’acqua, che all’alba del 21 febbraio distrusse il muro di una casa vacanze e travolse tutto con detriti e acqua, ci sono stati altri tre eventi “alluvionali”. Un primo si verificò il 29 febbraio, quando una conduttura non sostenne le sollecitazioni dei macchinari dei lavori in corso e provocò un nuovo allagamento; il secondo evento risale all’8 marzo quando si inizio a pompare cemento per riempire la voragine, ma quel cemento attraversò la parete distrutta e andò a devastare gli stessi locali appena liberati; un terzo è avvenuto esattamente una settimana fa, sabato scorso quando è esplosa una fogna e ha allagato tutti i locali della parte bassa del palazzo: stavolta bisogna portare via un misto di liquami e fango.

 

Il riempimento della voragine consente all’assessore al ramo, Edoardo Cosenza, di celebrare il traguardo con un post fotografico sui social nel quale, in maniera entusiastica, spiega «posa del nuovo tratto di acquedotto: completamente ripristinato. Voragine chiusa. Arrivate le modernissime nuove condotte fognarie, che da lunedì si montano. Verso una Pasqua con la strada completamente riaperta».

Adesso bisogna concentrarsi su due fronti, le nuove condotte per le fogne che, spiega l’assessore, sono già pronte da innestare, e il ripristino del manto stradale che in quella strada è composto da cubetti di porfido. C’è in corso una riflessione sulla necessità di ripristinare quel manto stradale oppure se vale la pena sostituirlo con asfalto: la prima soluzione sarebbe la più adatta e quella che chiederebbe la Soprintendenza, la seconda sarebbe più rapida e meno soggetta a ulteriori dissesti.

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Nel frattempo, nella giornata di ieri una squadra del servizio strade ha provveduto a riempire con una piccola gettata d’asfalto i dissesti che s’erano manifestati sempre su via Morghen, qualche metro più avanti rispetto alla voragine, all’altezza del supermercato. Via la rete rossa di pericolo e intera strada finalmente a disposizione del doppio senso automobilistico necessario per bypassare la chiusura dovuta alla voragine.

Buone notizie anche da Fuorigrotta. Da via Consalvo, chiusa ormai dal 18 di gennaio per il collasso di un lunghissimo tratto di fognature, arrivano segnali di svolta. È sempre l’assessore Edoardo Cosenza, via social, a raccontare gli sviluppi: «Collettori fognari, profondo e superficiale, completamente terminati. Massicciata e risagomatura stradale in corso. Prossima settimana: posa in opera del conglomerato bituminoso. Si riapre prima di Pasqua».

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