«Se andassi via da Napoli non scriverei più una parola». Lo dice Maurizio de Giovanni rispondendo ad una domanda rivoltagli in diretta da Marcello Foa e Alessandra Ghisleri, conduttori a Rai Radio 1 della trasmissione Giù la maschera oggi dedicata alla città partenopea dal titolo “All'ombra del Vesuvio: tra speranza e fatalismo”.
«Racconto quello che dice la città - ha proseguito lo scrittore e giornalista - Una città assorbente, stretta.
Due per Maurizio de Giovanni le peculiarità di Napoli e dei napoletani: «Innanzitutto la provvisorietà, che porta alla duttilità, alla capacità di guardare il futuro sempre con ottimismo. La seconda è il fatalismo, perché sappiamo che contro il Vesuvio, come contro i Campi Flegrei, non c'è possibilità di combattimento. La scaramanzia? È un vezzo: nessuno crede realmente alla scaramanzia. Un esempio è lo scudetto vinto dal Napoli lo scorso anno: nonostante mancasse la matematica, abbiamo iniziato a festeggiare due mesi prima, perché era tanta la voglia di farlo».