Morto Mauro Giancaspro, addio allo storico direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli

Aveva 73 anni: per 19 alla guida di una delle più grandi collezioni d'Italia

Mauro Giancaspro
Mauro Giancaspro
di Paola Perez
Martedì 18 Aprile 2023, 09:11 - Ultimo agg. 20 Aprile, 07:11
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Il mondo culturale napoletano, e non solo, è in lutto: se n'è andato a 73 anni Mauro Giancaspro, per diciannove anni direttore della Biblioteca Nazionale, animatore di eventi e dibattiti, autore di libri e raffinato collaboratore per quotidiani e riviste. La sua prestigiosa firma era “di casa” anche sul Mattino. Ha combattuto, ma non ce l'ha fatta a superare i postumi di un intervento chirurgico. I funerali domani alle 12 nella Chiesa di San Ferdinando.

Giancaspro era nato il 25 giugno 1949 a Napoli in zona Mercato da genitori non napoletani: il padre era pugliese, la madre abruzzese. Frequentò il liceo classico Sannazaro e si laureò in lettere classiche con una tesi sulla Napoli grecoromana con l'archeologo Alfonso De Franciscis

Il padre, ingegnere del genio militare, aveva in casa una collezione di un centinaio di libri: fu quella l'impronta che segnò il suo percorso futuro.

Il primo libro di cui aveva ricordo, raccontava Giancaspro, era “Michele Strogoff” di Verne: glielo lesse la madre mentre era a letto con il morbillo. Il primo che riuscì a leggere da solo fu “Il Giornalino di Gian Burrasca”.

Agli inizi del 1978 prese servizio alla Biblioteca universitaria di Napoli; otto anni dopo approdò a Cosenza come direttore della biblioteca Statale. Nel 1995 il grande salto: direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli, la terza in Italia come corredo di incunaboli e manoscritti e come numero di opere, dove resterà per 19 anni. Sotto la sua direzione, la biblioteca si è aperta ai dibattiti e alle mostre. Rimasta nella storia l'affollatissima assemblea (oltre mille persone) dell'associazione bibliofila Aldus Club: presenti Umberto Eco, Mario Scognamiglio, Gianni Cervetti e due big della politica, Oliviero Diliberto e Giulio Andreotti. Dieci anni dopo gli venne assegnato anche l'interim della Biblioteca di Bari. 

Alla guida della Biblioteca Nazionale affrontò momenti difficili. Nel 2010 la chiusura per dissesto, dopo la caduta di intonaco dal soffitto nella Sala Prestiti. «È il prezzo che si paga perché abbiamo sede in una struttura antica e monumentale - commentava - e quella dove è venuto giù il soffitto è l'ala più sfortunata dell'edificio». Nel '43 una pioggia di bombe colpiva il Palazzo Reale sul lato esterno che si affaccia sul porto, provocando danni pesantissimi soprattutto ai locali della Biblioteca. Vennero lanciati almeno quaranta ordigni, uno dei bossoli (ritrovato anni dopo in una stanza murata) è ancora conservato come una reliquia nella Sala Africa del Fondo Aosta.

Ma oltre a preziosi volumi, Giancaspro seppe collezionare anche vittorie di grandi battaglie: come la riapertura al pubblico dell'Emeroteca, nel 2000, dopo undici anni di lavori di ristrutturazione. Nei locali al piano terra che si affacciano sul Cortile delle Carrozze, oltre 600 metri quadri, un patrimonio inestimabile di informazione, storia e cultura: trentamila pezzi tra quotidiani, riviste, microfilm e raccolte di leggi. «Un patrimonio di questo valore non si poteva più sottrarre all'interesse di studenti e studiosi - diceva con soddisfazione - abbiamo collezioni complete di quotidiani dell'800 e del '900, come Il Mattino e Il Mattino Illustrato, riviste storiche come L'Omnibus e la Fanfulla della Domenica, periodici rappresentativi dell'arte della caricatura napoletana come Il Folletto, Don Marzio e Arlecchino». E a chi gli chiedeva cos'altro ci fosse ancora da fare, rispondeva: «In una Biblioteca c'è sempre da fare».

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Tra i suoi libri “Leggere nuoce gravemente alla salute”, “Il morbo di Gutenberg” (L’Ancora del Mediterraneo). “E l’ottavo giorno creò il libro” (Cargo), “L’importanza di essere un libro” (liberilibri). “L’odore dei libri”, “Un libro per piacere” (Grimaldi). “Elogio del filobus”, “Elogio della lettera anonima“, “Elogio del recupero” (Pironti). Ha collaborato con vari quotidiani, tra cui il Mattino, e con riviste specializzate di bibliografia e di arte come L'Esopo, L'almanacco del bibliofilo, Arte In.

«Mauro Giancaspro è stato un grande direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli. Uomo colto e appassionato. Ci mancheranno i suoi consigli», scrive su Twitter il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. «Napoli e la sua cultura perdono un pezzo molto importante - commenta lo scrittore Maurizio De Giovanni - noi perdiamo un amico ironico e profondamente intelligente. Un immenso dolore». «La direttrice Maria Iannotti e tutto il personale si stringono al dolore della famiglia», il messaggio che compare sulla pagina Facebook della Biblioteca Nazionale. 

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