Premio Giò Giò alle scuole, il ricordo degli industriali di Napoli: «Sia esempio per i giovani»

Vince l'Istituto Marie Curie, collegato alla ditta Cam.Pel

Premio Giò Giò alle scuole
Premio Giò Giò alle scuole
di Antonio Vastarelli
Sabato 18 Novembre 2023, 09:00
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È l'Istituto tecnico industriale Marie Curie di via Argine ad aggiudicarsi il Premio Giò Giò, dedicato alla memoria di Giovanbattista Cutolo. Il riconoscimento è stato consegnato da Daniela Di Maggio, madre del giovane musicista dell'Orchestra Scarlatti vittima della criminalità, nel corso del Pmi Day, la giornata nazionale delle piccole e medie imprese che si è tenuta ieri all'Unione industriali di Napoli alla presenza del capo di gabinetto del ministero dell'Istruzione, Giuseppe Recinto, e del direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Ettore Acerra. E Daniela Di Maggio ha parlato ai ragazzi, «quelli armati sono una bomba sociale»: «Il doping più terribile di quest'epoca è il telefonino, quando se ne fa un uso spropositato. Come faceva il killer di mio figlio, era talmente ipnotizzato dai social che non si è reso conto che mentre sparava c'erano mille telecamere che lo riprendevano».

«La conoscenza del mondo dell'impresa, della cultura dell'impresa, vi aiuta a crescere in maniera più consapevole e matura» ha affermato il presidente degli industriali napoletani, Costanzo Jannotti Pecci, parlando ai ragazzi degli Istituti tecnici Marie Curie e Guglielmo Marconi, dell'Istituto d'Istruzione superiore Don Geremia Piscopo, del Liceo scientifico Tito Lucrezio Caro e della Scuola secondaria di Primo grado Salvemini. «Non mi riferisco - ha spiegato - all'assimilazione pura e semplice di concetti, saperi tecnici e abilità specifiche. Credo che, al di sopra di tutto, vi sia la percezione di quanto importante sia l'attività produttiva, se bene strutturata. Perché realizza beni, eroga servizi, crea occupazione. Ma anche perché - ha concluso Jannotti - alza indirettamente barriere contro la miseria, l'emarginazione sociale, che favoriscono indirettamente la diffusione di reati ed economia cosiddetta sommersa». Il presidente del gruppo Piccola Industria dell'Unione, Guido Bourelly, ha ricordato che il tema del Pmi Day di quest'anno è la libertà che, ha sottolineato, «è il motore propulsivo di uno spazio governato dall'Impresa.

Gli altri due fattori che indirizzano la crescita dell'impresa, in una dimensione equilibrata e sostenibile, sono il lavoro e la coesione sociale. Ma questi elementi ha spiegato - devono essere oggetto di una conquista quotidiana, di percorsi di formazione individuale e collettiva che cominciano in famiglia, proseguono a scuola, si alimentano nelle iniziative che si promuovono sul territorio e in azienda».

In quest'ottica si è inserito il contest al quale hanno partecipato i ragazzi delle quattro scuole superiori, con elaborati prodotti dopo visite ad alcune imprese del territorio (Cam.Pel, Schneider Electric Industria Italia, Sideralba e Vodafone Italia). Una giuria, presieduta da Maria Luisa Faraone Mennella (presidente della sezione Industria culturale e creativa dell'Unione) e composta dagli imprenditori Gaetano Torrente, Giovanni Forte e Giovanni Abete, ha assegnato il Premio Giò Giò all'Istituto Marie Curie, collegato alla ditta Cam.Pel. «Questi incontri sono un modo per far capire ai giovani che esistono opportunità importanti da cogliere anche in un territorio difficile come il nostro» ha commentato Bourelly, mentre il vice presidente dell'Unione con delega all'Education, Giancarlo Fimiani, ha sottolineato che «orientare non significa solo indicare ai giovani possibili sbocchi lavorativi o universitari, ma anche fornire gli strumenti per un ingresso consapevole nel mondo del lavoro». 

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