Scavi di Pompei, intervista al direttore Zuchtriegel: «Frecciarossa, scommessa già vinta»

«Il treno sperimentale ha tutti i presupposti per diventare un enorme successo»

Gabriel Zuchtriegel è direttore del parco archeologico di Pompei
Gabriel Zuchtriegel è direttore del parco archeologico di Pompei
di Susy Malafronte
Domenica 30 Luglio 2023, 11:00
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La Pompei dei record: 21.100 turisti paganti il 26 luglio. E il direttore del parco archeologico Gabriel Zuchtriegel annuncia in anteprima che i tesori di Civita Giuliana saranno esposti nell'Antiquarium di Villa Regina.

Direttore dal 6 agosto il treno alta velocità Roma-Pompei partirà ogni domenica e non più una volta al mese come annunciato il 16 luglio. Effetto Frecciarossa sul turismo del Parco?
«Il treno sperimentale ha tutti i presupposti per diventare un enorme successo. La prima corsa è stata sold out e da questo si è passati ad aumentare le corse una volta a settimana.  Chi critica tirando già le somme sbaglia, perché i risultati di questo esperimento non tarderanno a venire. Anzi sono già arrivati. Bisogna avere coraggio di investire nel turismo e nella cultura».

Pompei è sempre sul podio del sito più visitato d'Italia ed è anche star sui social. Quanto hanno inciso le nuove scoperte e le nuove aperture sul tale primato?
«Penso che sia un insieme di fattori.

Non è solo la singola scoperta o il singolo restauro. Ogni giorno sperimentiamo nuove formule per offrire al turista sempre più: la produzione teatrale “Sogno di Volare”, l'orto didattico, la ricerca di nuovi percorsi fornisce una visione di un sito archeologico che va radicato nella contemporaneità e nel lavoro culturale di ricerca che dialoga con la società del presente».

Questa è l'estate dei grandi concerti: Muti, Mason, Mannoia, Ranieri, Antonacci. La collaborazione con il Comune per far vivere al turista il Parco archeologico anche di notte sta funzionando?
«Ha inciso sicuramente molto. Vedremo in futuro i risultati di questa sinergia, anche se non bisogna guardare solo i traguardi e i successi. La collaborazione tra il Comune e il Parco è una novità assoluta, con l'obiettivo di creare un turismo più stanziale e di offrire un turismo che viva anche la città nuova. Credo che una volta aperto questo sentiero diventerà sempre più una autostrada di relazioni e di sinergie. Questo è solo l'inizio, ci saranno altri progetti comuni col sindaco Lo Sapio. È sempre preferibile lavorare insieme tra istituzioni, piuttosto che fare progetti isolati senza interfacciarsi».

Le novità in campo per valorizzare gli altri siti?
«Oltre Pompei c'è un enorme lavoro che stiamo portando avanti, poi i risultati si vedranno. Stiamo investendo su tutti i siti come la valorizzazione del museo Libero D'Orsi a Castellammare. Nei giorni scorsi abbiamo discusso dell'Antiquarium di Boscoreale, in particolare sul progetto di una nuova sala per valorizzare le scoperte di Civita Giuliana (che stiamo portando avanti in collaborazione con la Procura di Torre Annunziata) i cui ritrovamenti sono partiti da scavi clandestini. Vogliamo raccontare questa avventura proprio a Boscoreale arricchendo la collana di perle composta dalla Villa dei Misteri, dalla Villa Diomede e dalla Villa Regina. Stiamo lavorando per un nuovo percorso da inserire, appunto, in questa collana di perle: quando terminerà la mostra romana “L'istante e l'eternità”, al Museo nazionale romano, il carro della sposa rinvenuto a Civita Giuliana lo esporremo a villa Regina, dove racconteremo lo scavo e le meravigliose scoperte, e rafforzeremo il collegamento tra Pompei e Boscoreale con le navette».

Qualche anticipazione sui progetti a breve termine?
«Sono tanti i progetti in corso. Voglio anticipare l'apertura verso la Pompei moderna attraverso un percorso notturno illuminato stabile, che possiamo attivare in un qualsiasi momento, attraverso l'utilizzo del fotovoltaico con energia sostenibile, che parte da Porta Anfiteatro, passando per l'insula dei Casti Amanti fino alla Casina Dell'Aquila. Sarà illuminata anche la Necropoli di Porta Nocera, così da poter dare alla città nuova una visione notturna suggestiva passeggiando per via Roma. Altra novità importante è la riqualificazione del cosiddetto mostro, che sorge nei pressi di San Paolino, che diventerà un luogo di mostre permanenti, di formazione e ricerca, collegato con la biblioteca che stiamo allestendo a San Paolino. Stiamo avviando una apertura verso la Pompei moderna creando luoghi fruibili anche separatamente dal sito. Possiamo immaginare anche incontri di sera, senza un grande aggravio di risorse. Adesso per aprire di sera serve un numero elevato di custodi per garantire la sicurezza, ci avviamo a realizzare nuovi percorsi più sostenibili».

I flussi turistici stanno aumentando anche grazie al treno Roma-Pompei: è una sfida pensare a una fruizione che riesca accogliere turisti sempre più elevati senza disagi?
«Il 26 luglio, un giorno a pagamento, è stato registrato il più alto numero di visitatori della storia con 21.100 ingressi. Proprio quel giorno ero all'interno del sito, nella casa dei Vettii, la domus più visitata insieme alla Fullonica di Stephanu, per un sopralluogo. Fuori dalla domus dei Vettii ho notato che c'erano molte persone che, con serenità, aspettavano di entrare. Pur essendo il giorno dei record non si percepiva il sovraffollamento. Questo significa che stiamo lavorando bene: oltre ai grandi numeri stiamo creando le condizioni per poter accogliere in sicurezza e senza affanno un turismo di massa, offrendo al visitatore una esperienza magica». 

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