Teatro San Carlo, qualcosa si muove. Il cdi del teatro è stato convocato per mercoledì 26 luglio, l'ordine del giorno è segreto, ma non si potrà non discutere del successore a Stéphane Lissner, pensionato con un decreto del governo. Che l'ex sovrintendente ha impugnato davanti al giudice del lavoro, determinato a far valere i suoi diritti, e non solo, arrivando sino alla Consulta, ritenendo incostituzionale e «ad personam» il dispositivo che ha portato alla fine anticipata del suo mandato, il decreto del 10 maggio 2023 n. 51 che manda in pensione i direttori stranieri delle fondazioni liricosinfoniche dopo i 70 anni.
L'orchestra napoletana è appena rientrata dal successo di un «Otello» semiscenico al Festival di Aix en Provence e la prossima stagione è stata già disegnata e presentata dallo stesso Lissner. Ma il teatro non può rimanere acefalo e il sindaco Manfredi, presidente del consiglio di indirizzo, aveva promesso di affrontare la situazione entro luglio. E lo farà. L'identikit del probabile nuovo sovrintendente corrisponde sempre al nome di Carlo Fuortes, ad uscente della Rai, che da qualche tempo osserva la situazione napoletana in silenzio.