De Magistris salvo con i voti di Forza Italia, ora Guangi rischia l'espulsione

De Magistris salvo con i voti di Forza Italia, ora Guangi rischia l'espulsione
Venerdì 11 Dicembre 2020, 14:28 - Ultimo agg. 17:55
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Nella seduta fiume del Consiglio comunale che consente al sindaco Luigi de Magistris di restare in sella per un solo voto di scarto, scoppia anche il caso di Forza Italia: uno dei tre consiglieri azzurri, Salvatore Guangi, esce infatti dall'aula al momento del voto ed è una scelta determinante, politicamente pesante all'indomani della chiara indicazione per il 'nò data dal coordinatore campano del partito Domenico De Siano, anche a nome di Silvio Berlusconi. «Nessun asse con il peggior sindaco che la città abbia mai avuto, nessun aiutino sul bilancio, si vota no e de Magistris va mandato a casa immediatamente», aveva avvertito ieri De Siano. 

«Se mi diranno che devo uscire da Forza Italia non posso farci niente, resto coerente con il mio impegno di 25 anni in Forza Italia», dice Guangi che spiega: «Un commissario straordinario avrebbe bloccato la città, invece i cittadini e i disoccupati hanno bisogno di ossigeno». Il commissario sarebbe arrivato in caso di mancata approvazione del bilancio, ora invece la Giunta resterà in carica fino alla scadenza naturale della prossima primavera. Quanto accaduto in Consiglio comunale è anche frutto della crescente spaccatura nel partito campano, tra le posizioni di De Siano e quelle che vedono un asse tra l'europarlamentare Fulvio Martusciello e l'ex governatore Stefano Caldoro. Non a caso Guangi sottolinea: «Ho avuto la vicinanza - spiega Guangi - di Caldoro, della capogruppo in consiglio regionale Annarita Patriarca e dell'europarlamentare Martusciello.

Il coordinatore regionale De Siano non l'ho sentito, mai ricevuto una sua chiamata. Non so se c'è un problema in Forza Italia in Campania, se è in atto una resa dei conti. Io so solo che da 25 anni sono in questo partito, con impegno, serietà, presenza, voti, non ho mai fatto salti in altre forze politiche. Ora capirò che succede, altrimenti troverò un'altra casa politica. Quello che è certo è che non mi sono mai venduto, non sono andato certo dal sindaco de Magistris col cappello in mano a chiedere uno scambio per uscire dall'aula. L'ho fatto per la città di Napoli».

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