Fratelli d'Italia, congresso a Napoli: Militerni sfida Nonno e Rispoli

«La mia candidatura si pone in continuità con il lavoro fatto fino ad oggi dal senatore Rastrelli»

L'avvocato Diego Militerni
L'avvocato Diego Militerni
di Dario De Martino
Lunedì 15 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 16 Gennaio, 07:38
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La corsa a due per la guida di Fratelli d'Italia a Napoli è pronta: Marco Nonno contro Diego Militerni. Dopo l'annuncio della candidatura da parte del primo in ticket con Luigi Rispoli, arriva l'ufficialità della discesa in campo anche del secondo. Ma quella appena trascorsa è stata una settimana di novità per il congresso di Fratelli d'Italia: innanzitutto la data ipotizzata, quella del 21 gennaio, sicuramente non sarà quella giusta per il voto che slitta a febbraio. Si dovrebbe votare prima in provincia e poi in città. Anche nell'area metropolitana la sfida sarà, con ogni probabilità, a due: l'uscente Michele Schiano di Visconti contro Raffaele Barbato. Non sarà della partita, ovviamente, Nello Donnarumma, sindaco di Palma Campania finito agli arresti domiciliari con accusa di corruzione la scorsa settimana. Il tutto mentre il partito, in queste ore, si compatta sempre di più attorno a Raffaele Fitto, il ministro del Sud finito nel mirino del governatore Vincenzo De Luca che ha annunciato una denuncia nei suoi confronti per il mancato sblocco dei fondi per la Campania.

Ma andiamo con ordine, partendo dalla data del voto. Non essendosi ancora svolto il congresso di Avellino, è stata l'irpinia a prendersi lo slot del 21 gennaio per votare i nuovi vertici del partito, già rinnovati in tutte le altre tre province campane. Dopo Avellino, toccherà quindi a Napoli. La segreteria regionale dei congressi ha proposto il 4 febbraio come data per votare in provincia e il 18 per Napoli città. Manca, però, ancora l'ufficialità. Dovrà essere la segreteria nazionale dei congressi a confermare l'appuntamento. E Diego Militerni aspetta proprio l'ufficializzazione della convocazione dei congressi per realizzare un evento pubblico in cui annunciare la sua candidatura e presentare il suo programma congressuale. Nel frattempo, però, l'avvocato di Chiaia conferma definitivamente le indiscrezioni di queste settimane e annuncia: «Mi candiderò a guidare il partito a Napoli». Militerni sfiderà, quindi, la coppia Nonno - Rispoli, che due settimane fa avevano annunciato la candidatura in ticket sotto la sigla “D come destra”. Nonno, consigliere regionale decaduto dopo la condanna in Appello a due anni per gli scontri anti-discarica di Pianura nel 2008, si presenta come candidato di rottura rispetto all'attuale guida cittadina del partito affidata al commissario Sergio Rastrelli.

Diversa la posizione di Militerni che spiega al Mattino: «La mia sarà una candidatura che si pone in continuità con il lavoro fatto fino ad oggi dal senatore Sergio Rastrelli». Militerni si è candidato alle ultime elezioni comunali ottenendo 1.013 voti che non sono bastati per essere eletto. «Ho proseguito - spiega - in questi mesi il mio lavoro per il partito, guardando ai problemi di tutto il territorio cittadino». A sostenere la candidatura di Militerni, tra gli altri, alcuni esponenti territoriali come Pino Di Guida nell'area flegrea, Claudio Renzullo nell'area nord, Ciro Manzo nell'area collinare e Rosario Provenzano nel territorio della quarta Municipalità.

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Cambiano le carte in tavola anche in provincia. La corsa non sarà più a tre ma a due. Non sarà della partita, infatti, Nello Donnarumma che pure aspirava a candidarsi. Il sindaco di Palma Campania, infatti, è impegnato su fronti ben più delicati dopo essere finito agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione e svolgimento illecito di procedure di gara nell'ambito di un'indagine condotta dalla Procura di Nola. Un qualcosa che ha portato, nelle ore immediatamente successive alla misura cautelare, alla sospensione cautelare dal partito decisa dal coordinatore regionale Antonio Iannone. In corsa, quindi, restano in due. Il favorito è l'uscente Michele Schiano di Visconti, deputato e attuale commissario del partito a livello provinciale, che cerca la riconferma. Proverà a rendergli la vita difficile l'acerrano Raffaele Barbato. Intanto, in queste ore, il partito si compatta attorno a Raffaele Fitto. Nelle ore successive alla conferenza stampa convocata da De Luca per annunciare una denuncia nei confronti, esponenti locali e nazionali del partito si sono schierati tutti accanto al ministro dopo l'ennesimo attacco del governatore: dal coordinatore regionale Iannone, alla capogruppo in commissione Sanità alla Camera Imma Vietri, dal deputato campano Marco Cerreto ai colleghi Saverio Congedo e Dario Iaia passando per il senatore, e commissario cittadino a Napoli, Sergio Rastrelli e la responsabile politiche Sud Carolina Varchi, tutti uniti a sostegno di Fitto. 

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