De Luca contro Fitto: «Denunceremo il ministro per atti di omissione»

L’avvertimento al ministro per le Politiche di Coesione

La conferenza di De Luca
La conferenza di De Luca
di Alessio Liberini
Sabato 13 Gennaio 2024, 14:19 - Ultimo agg. 14 Gennaio, 08:26
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«Procederemo a denunciare il ministro Fitto per atti di omissione rispetto a procedimenti che vengono strumentalmente bloccati con un danno immenso per la comunità campana, per l'economia e per la concretizzazione di interventi di assoluta urgenza come quelli relativi ai campi flegrei». Lo ha annunciato questa mattina il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo nel corso di una conferenza stampa sulla spinosa questione del blocco delle risorse destinate al Sud dei Fondi Sviluppo e Coesione, impantanati da circa 18 mesi.

L’avvertimento al ministro per le Politiche di Coesione, Raffaele Fitto, arriva infatti a più di un anno dall’avvio di una lunga corrispondenza tra il dicastero e Palazzo Santa Lucia che chiede da tempo lo sblocco dei fondi sviluppo e coesione destinati al Mezzogiorno, circa 23miliardi di euro, e quelli del fondo complementare. «Un tentativo di ricatto politico» per De Luca. 

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La denuncia, «sia alla giustizia amministrativa che a quella penale», nei confronti del ministro Fitto per atti di omissione sarà resa operativa il prossimo lunedì 22 gennaio, a trenta giorni di distanza dall’ultima missiva inviata a Roma dalla Regione Campania lo scorso 20 dicembre. «Manca una settimana ma la decisione di depositare la denuncia è già stata presa: chiameremo il ministro a rispondere» avverte il presidente campano.

L’esposto, precisa, sarà depositato al Tar del Lazio, alla Corte dei Conti e alla magistratura penale.

«Attendiamo da due anni lo sblocco delle risorse del fondo complementare ma siamo alla delinquenza politica – incalza ancora il governatore – mentre è da gennaio 2023 che stiamo scrivendo a Fitto sui fondi di coesione». «Perdere un anno e mezzo di tempo o rinviare le decisioni – chiarisce De Luca - significa che le opere pubbliche sono destinate a registrare un aumento dei costi del 30%, quindi alcune opere del nostro programma non potranno essere realizzate. Ci sono poi le emergenze come i Campi flegrei, dove non ci sono altre voci di bilancio per finanziare gli interventi. E poi blocchiamo opere ed iniziative culturali con danni enormi per i Comuni».

Nel mentre De Luca, che invoca anche le dimissioni di Fitto in quanto considerato «un danno permanente per il Sud», non esclude un possibile faccia a faccia col ministro sfidandolo ad un «confronto pubblico, dove e quando vuole».

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