Nella sala del Consiglio comunale di via Verdi il sindaco Gaetano Manfredi sta leggendo la sua relazione ai consiglieri, primo bilancio politico e amministrativo del suo mandato iniziato nell'autunno di 15 mesi fa. Una seduta chiesta e ottenuta da tutti i consiglieri comunali per quello che si prospetta essere per il professor Manfredi il primo autentico esame della consiliatura. Perché le valutazioni del suo operato arriveranno dalla sua maggioranza oltre che dalle opposizioni.
Sul fronte amministrativo il sindaco deve sciogliere ancora i nodi delle strade dissestate, dei trasporti carenti con la metro e le sue lentezze diventata una autentica croce. E mettere ordine nel pianeta rifiuti.
Il Comune - questo trapela - non è immobile riguardo alle strade sono partiti decine di cantieri. Sulla metropolitana si sta tentando di sbloccare il collaudo almeno un altro tempo in tempi brevi. Quindi i rifiuti, settore dove a reggere la delega - dopo le dimissioni di Paolo Mancuso - è l'assessore Vincenzo Santagada una sorta di interim. E la sostituzione di Mancuso - una poltrona che spetta al Pd - oggi potrebbe essere motivo di una riflessione. Non a caso ieri il sindaco ha incontrato sia Roberto Fico uno dei leader del M5S per tentare di rafforzare la sua maggioranza, che Marco Sarracino segretario uscente del Pd metropolitano e deputato che ha vinto le primarie in quanto sostenitore di Elly Schlein neo segretaria del partito.
«Con la vittoria della Schlein è cambiato il mondo anche a Napoli», il commento dei piddini alla vigilia della seduta.
Di certo, dopo il vertice con Fico di ieri, Manfredi ha le idee ancora più chiare rispetto alle alleanze anche per la Regione dove si voterà tra due anni: «Indipendentemente da chi sarà il candidato dobbiamo lavorare tutti insieme per il campo largo anche alla Regione dove con questa formula abbiamo vinto a Napoli e governiamo abbondantemente».
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