Capri, L'arte serica di San Leucio apre «Il salotto della Sfinge» a Villa Axel Munthe

Capri, L'arte serica di San Leucio apre «Il salotto della Sfinge» a Villa Axel Munthe
di Mariano Della Corte
Sabato 29 Agosto 2020, 16:40
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Al via da ieri sera fino a domenica 30 la seconda edizione del Il Salotto della Sfinge di Villa San Michele ad Anacapri, incontri di cinema, letteratura e arte sul tema della bellezza. Un festival che mette in evidenza la parola attraverso appuntamenti informali con i suoi protagonisti, dialoghi che creino un confronto più immediato, e dunque una partecipazione più attiva, con il pubblico.
 
 

La rassegna, organizzata dalla Fondazione Axel Munthe, diretta dalla soprintendente Kristina Kappelin, con il patrocinio del Consolato di Svezia, della Città di Capri, del Comune di Anacapri e in collaborazione con Capri Palace Jumeirah, e Staiano Tour Capri è stata inaugurata ieri con la mostra: “L’arte serica di San Leucio” raccontata attraverso i tessuti di Annamaria Alois. Incontri tra culture diverse, un viaggio tra passato e presente introdotto da Pasquale Salzano, Presidente di SIMEST e Chief International Affairs Officer di Cassa Depositi e Prestiti (CDP).

Annamaria Alois San Leucio è uno degli ultimi laboratori rimasti per la progettazione e la produzione di tessuti d’arte. Nasce nel 1985 dal genio creativo di una figlia d’arte da cui prende il nome, erede dell’azienda di famiglia fondata esattamente un secolo prima dal capostipite Raffaele Alois e ha sede negli stessi locali storici di Via Quercione nella frazione Briano, a ridosso dei giardini della Reggia di Caserta e a pochi passi dal borgo storico di San Leucio. Qui, nella seconda metà del diciottesimo secolo, Ferdinando IV di Borbone diede vita ad un esperimento unico al mondo: una cittadella della seta dove gli abitanti si dedicavano all’intero ciclo di produzione di preziosi tessuti, divenuti famosi in tutto il mondo. Dalla coltivazione dei gelsi e l’allevamento dei bachi, alla tessitura di damaschi, broccati, ermisini e lampassi, unici per qualità, stile, colori.

Oggi come allora dalle abili mani degli ultimi artigiani, riproducendo storici disegni dell’archivio borbonico o dando forma a nuove idee che diventano prima disegno e poi manufatto, nascono i prodotti di Annamaria Alois San Leucio, tessuti unici, preziose passamanerie e complementi d’arredo rivolti agli estimatori del bello, dell’eleganza, della raffinatezza. Sulla scelta del luogo e il tema della mostra Annamaria Alois dice: “Ho pensato subito che questo fosse il luogo ideale per esporre i miei tessuti, molte le coincidenze e le affinità con questo luogo: Axel Munthe arriva a Capri nel 1885, anno di fondazione della Raffaele Alois da cui è partito il "progetto Serico" che poi è diventato il mio. Attraverso l'internazionalizzazione con cui l'ambasciatore e presidente di Simest, Pasquale Salzano - che introdurrà la mia azienda all'apertura della mostra - sta profondendo il suo impegno, le sue energie e quelle del suo staff, espressione del nostro Governo, andremo avanti, insieme con il console Kristina Kappelin, per continuare a far vivere, per alimentare, per portare la cultura, la storia, la bellezza, le tradizioni nel mondo”.

Dopo l'inaugurazione è stata la volta dell’incontro letterario con il regista Pappi Corsicato e l’attrice Bianca Nappi. Reduci dal successo della fiction ambientata a Napoli “Vivi e lascia vivere” i due protagonisti hanno ripercorso, insieme al pubblico, i momenti più significativi delle loro carriere. Il regista partenopeo, espressione creativa di un cinema italiano alternativo alle logiche più commerciali, è il cantore più originale di una "napolinità" carnale e popolana, orgogliosamente terrena e periferica.

Questa sera alle ore 19,30 la rassegna prosegue con Phaim Bhuiyan, vincitore del premio David di Donatello 2020 come miglior regista emergente per il film Bangla. La rassegna si concluderà domenica 30 agosto alle 19.30 con Paolo Stella che presenterà il suo ultimo libro “Per caso. Tanto il caso non esiste”, edito da Mondadori.

“Il Salotto della Sfinge” vuole mescolare tradizioni, novità sui più diversi aspetti della società e porsi domande rilevanti sul mondo di oggi. La parola d’ordine è curiosità intellettuale e lo scopo è di attrarre tutti: persone mature e giovani, uomini e donne di ogni tipo per riflettere insieme sui tempi che viviamo e quello che vorremmo per il futuro” dice Kristina Kappelin, sovrintendente di Villa San Michele.




 
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