“Mangiare Vegano”, Dario dà i numeri: «Napoli è vegana al 35%»

L'influencer da 18mila follower ha creato sui social il primo vegan food network napoletano

L'influencer da 18mila follower ha creato sui social il primo vegan food network napoletano
L'influencer da 18mila follower ha creato sui social il primo vegan food network napoletano
di Giorgia Verna
Martedì 17 Ottobre 2023, 10:55 - Ultimo agg. 26 Febbraio, 15:04
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La parola “vegano”, soprattutto a Napoli, viene accolta sempre con una certa diffidenza. Come può la città del ragù la domenica, del pesce in tutte le sue forme, di salsiccia e friarielli e della mozzarella, accettare la scelta di chi non mangia tutti gli alimenti di origine animale o anche di sua derivazione. Persino Casa Surace, il famoso gruppo Youtube di origine napoletana, ha ironizzato sul tema con un video in merito. 

Eppure a Napoli i vegani e vegetariani ci sono, eccome. Anzi, Napoli stessa vanta dei primati straordinari a livello nazionale, come il caso della Macelleria vegetariana, che è la prima in Italia a produrre prodotti al 95% vegani e al 5% vegetariani, o ancora Salvatore Vicario, che ha creato di carne vegetale a base di piselli 100% vegana. 

“Mangiare Vegano” è il primo vegan food network legato a Napoli e Dario, che ne gestisce la pagina, è sempre in giro per la città alla ricerca dei migliori prodotti e ristoranti vegano napoletani. «Se dovessi fare una stima, oggi Napoli è vegana al 35%. Abbiamo molti primati importanti e ristoranti che si interessano alla vendita di questi prodotti, ma in generale siamo indietro». 

Dario nella vita fa il personal trainer e ha passato tutta la sua vita a mangiare riso e pollo. «Un giorno un mio cliente mi ha parlato della dieta vegana e dopo essermi informato e aver scoperto tutto ciò che c'è dietro le industrie animali, ho adottato questa scelta». 

Non una decisione semplice, visto come alcuni ristoratori accolgono il tema: «Ho sentito persone rispondermi “noi non le facciamo queste cose”. Ad ogni modo il vegan sta prendendo piede a Napoli e alcune realtà mi hanno stupito. Penso a Capri blu a Castellammare di Stabia.

Grazie all'introduzione della pizza vegana ora hanno file e file di persone che vogliono assaggiarla». Per Dario a Napoli basterebbe un semplice cambio di mentalità per poter continuare a produrre prodotti d'eccellenza e alla portata di tutti. La sua missione, oggi, è quella di trovare i migliori posti vegan e cercare di sensibilizzare sul tema sia sui social, sia nei vari ristoranti in cui va. «Vorrei poter rendere questa città più vegan, ne gioverebbero tutti. I vegani a Napoli ci sono, ma non sanno dove andare a mangiare». 

Infatti, dove dovrebbero mangiare i napoletani vegani? «Te ne consiglio tre: “Cavoli nostri”, “Officina vegana” e “O grin”. Per me sono i migliori». 

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